Vis, è una questione di Fedato: vittoria pesante contro il San Donato Tavarnelle

Vis, è una questione di Fedato: vittoria pesante contro il San Donato Tavarnelle (foto Bargnesi)
PESARO Tre punti pesanti. Nonostante tutto e tutti. La voglia di giocare a pallone della Vis di Sassarini ha vinto sull’atteggiamento ostruzionistico del San Donato...

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PESARO Tre punti pesanti. Nonostante tutto e tutti. La voglia di giocare a pallone della Vis di Sassarini ha vinto sull’atteggiamento ostruzionistico del San Donato Tavarnelle, favorito dalla compiacenza del signor Pezzopane dell’Aquila che ha fatto andare su tutte le furie l’ambiente biancorosso. Non è una questione di episodi singoli, anche se al 10’ Fedato ha reclamato un penalty che ci poteva anche stare, ma di condotta di gara complessiva, con l’arbitro che ha permesso ai fiorentini di fare falli a ripetizione - un paio dei quali costati gli infortuni a Rossoni e Marcandella - senza venir mai puniti con lo straccio d’un cartellino giallo.  


L’infortunio


Sì, perché sul primo corner di giornata, andando vicino alla segnatura di testa (provvidenziale deviazione di Siniega), Rossoni si è fatto male alla caviglia. Ha stretto i denti qualche minuto alzando bandiera bianca al quarto d’ora: al suo posto il rientrante Bakayoko, con Sassarini costretto a togliere Zoia dal centro della difesa e a inventarsi il mancino Borsoi come terzino destro. Nulla a confronto di quanto successo poco dopo la mezz’ora, con Marcandella uscito in barella dopo un fallo d’un avversario col sospetto, più che fondato, di un grave infortunio al ginocchio. Marcandella che aveva propiziato, su punizione, l’occasione di Cannavò, stoppato sul più bello nella «schiacciata» di testa dalla deviazione fortuita di Regoli e dalla paratona di Cardelli. Sul finire di primo tempo Cannavò ha tirato centralmente dopo uscita di Aucelli, prima che Fedato mandasse appena alto l’«arrotata» di destro. 


La solita griffe 


Con due slot su tre già utilizzati, la gara per la Vis si è complicata oltremodo, andando sui binari di un San Donato Tavarnelle tornato a Pesaro al 4-3-1-2. Gli ospiti sono stati pericolosi solo al minuto 62, sull’incursione da destra di Calamai su cui Noccioli non è arrivato. Un minuto e la Vis è passata, con Fedato che di testa ha realizzato la quarta rete personale da bomber di razza, avventandosi sul cioccolatino da sinistra di Zoia dopo essere sfilato al difensore. Azione fotocopia, o quasi, a quella che qualche minuto prima aveva innescato Astrologo (parata di Cardelli). Mancava mezz’ora alla fine ma gli ospiti - nonostante i cambi - non hanno costruito nulla, a meno che non si consideri occasione un colpo di testa di Siniega abbondantemente fuori. Di contro la Vis ha sfiorato un bis che sarebbe stato strameritato su un contropiede 3 contro 2 su cui Cannavò è stato e, sui titoli di coda, con Aucelli. 

Vis Pesaro - S.Donato 1-0

VIS PESARO (4-3-3): Farroni 6; Rossoni 6 (16’ pt Bakayoko 7), Gavazzi 7, Zoia 6,5, Borsoi 6; Marcandella 6,5 (37’ pt Astrologo 6,5), Coppola 7,5, Aucelli 7; Provazza 6,5 (42’ st Egharevba sv), Fedato 7 (43’ st Nina sv), Cannavò 6 (42’ st Ngom sv). All. Sassarini 7 
SAN DONATO TAVARNELLE (4-3-1-2): Cardelli 6,5; Carcani 6, Gorelli 5, Siniega 5,5, Montini 6 (36’ st Ciurli sv); Calamai 6 (25’ st Russo 6), Bovolon 5,5 (24’ st Sepe 5,5), Nunziatini 5,5; Regoli 6 (30’ st Rossi A. sv); Noccioli 5,5 (30’ st Ubaldi), Marzierli 5. All. Magrini 5
ARBITRO: Pezzopane dell’Aquila 4 
RETE: 18’ st Fedato 


NOTE: spettatori 938; ammoniti Zoia, Gavazzi, Astrologo, Fedato, Rossi A. (dalla panchina), mister Magrini Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico