PESARO - Luci della città. Coi riflettori puntati su una tragedia immane che ha colpito i fratelli ascolani. Affinché non si spenga l’eco mediatica su un sisma...
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«Volevamo fare qualcosa in più rispetto a una semplice inaugurazione - ha detto Ricci prima del fischio d’inizio - Grazie all’Ascoli Calcio e alla Vis, che hanno accettato di dedicare un momento importante per la nostra città al Comune di Arquata». Presente, oltre al presidente del Consiglio comunale di Ascoli Marco Fioravanti, all’assessore allo sport di Arquata Piergiorgio De Marco e all’ad dell’Ascoli Picchio Andrea Cardinaletti, il governatore delle Marche. «Grazie ai due Comuni e alle persone che sono qui - il saluto di Luca Ceriscioli - Chi ha perso tutto nel terremoto chiede di non essere lasciato solo: attestati come questo sono importanti».
Un evento a cui Pesaro ha risposto presente. In barba al valore sportivo della partita che è passato in secondo piano (per la cronaca ha vinto la Vis 4-0), e al fatto che l’esordio della squadra di Sassarini nel variegato mondo dell’Interregionale sia stato tutto tranne che soddisfacente, almeno nel risultato. Settecento i biglietti staccati, per un incasso totale di circa 3500 euro. Petto in fuori da parte della dirigenza vissina che avrà la gestione del Benelli, a cominciare dal presidente Claudio Pandolfi, da patron Marco Ferri e dal direttore generale Guerrino Amadori, dinnanzi al grande cuore dei propri tifosi. Un cuore benefico, orgoglioso per avere finalmente una casa del pallone risistemata. Pesaro c’è. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico