Via Cappellacci e palla a Catalano: il Fano cambia ancora allenatore per risalire

Raimondo Catalano, nuovo tecnico del Fano
FANO  - Di certo non ci si annoia all’Alma, che ieri con l’arrivo a sorpresa a Fano del nuovo tecnico Raimondo Catalano ha vissuto un’altra clamorosa...

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FANO  - Di certo non ci si annoia all’Alma, che ieri con l’arrivo a sorpresa a Fano del nuovo tecnico Raimondo Catalano ha vissuto un’altra clamorosa puntata di una stagione che sta riservando continui colpi di scena. Il quarantasettenne timoniere barese si è presentato al campo della Trave per dirigere il primo allenamento in sostituzione del dimissionario Roberto Cappellacci, rimasto nella sua Tortoreto da dopo la trasferta di sabato scorso a Roma in occasione dell’anticipo di campionato contro il Trastevere e provvisoriamente sostituito dal vice Massimiliano Fiscaletti nel derby del turno infrasettimanale con la Recanatese perso 3-0 al Mancini. Al termine di quest’ultima partita, a precisa domanda, il direttore dell’area tecnica granata Gianni Califano aveva confermato la precedente giustificazione all’assenza di mister Cappellacci fornita dalla società e cioè che fosse dovuta ad uno stato febbrile. 

 



«Chiedo scusa per la bugia - spiega lo stesso Califano - In realtà il mister aveva già rassegnato le proprie dimissioni lunedì, ma in cuor mio speravo di poterlo far tornare sui suoi passi. Purtroppo non è stato così, oramai aveva fatto la sua scelta per motivi strettamente personali e non c’è stato margine per un ripensamento. A me sinceramente dispiace molto, perché ero convinto che Roberto, che è anche un amico, fosse la persona giusta per risollevare la squadra. Mi assumo tutto le responsabilità del caso, come ho anche fatto mercoledì sera, dopo la sconfitta con la Recanatese, mettendoci la faccia per addebitarmi le colpe per non essere riuscito a far arrivare giocatori contestualmente alle uscite di Vittorio Esposito, Abel Gigli e Nicola Russo. I tre turni ravvicinati di sicuro in questo senso non hanno aiutato e continuano a rappresentare un ostacolo, però stiamo tentando di affrettare la chiusura di alcune operazioni partendo comunque dal presupposto che non vogliamo prendere tanto per farlo. E garantisco anche che non se ne andranno altre pedine importanti, a meno che non ci siano pronte delle valide alternative». 
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Corriere Adriatico