VENEZIA - Lasciato passare il ponte di Ognissanti Fiora Gandolfi, la vedova Herrera, torna sempre sulla tomba di Helenio: il cimitero San Michele di Venezia si svuota dopo...
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La tomba si trova nella parte dedicata ai cristiani evangelici, Herrera era ateo convinto e non battezzato. “Non mi aveva mai detto dove volesse riposare dopo la morte, per un semplice fatto: Helenio si credeva immortale. Però l’isola di San Michele gli piaceva molto e avrebbe di sicuro apprezzato un posto così verde con questo rumore misto di onde e vento”. Ma non è stata un’impresa semplice portarlo qui. “Si potrebbe scrivere un romanzo di quelli pieni di mistero su ciò che è successo dopo la sua morte. L’avevano messo provvisoriamente nel cimitero cattolico talmente in alto che oltre alla scala mi serviva un dizionario, che mi portavo da casa, per salirci sopra e riuscire a cambiare l’acqua ai fiori. Nemmeno il nome era corretto, Errera avevano scritto. Anche in quel caso mi è toccato prendere il pennarello e aggiungere una H. Nel frattempo avevo fatto preparare tutto per una tomba nello spazio, all’interno del cimitero evangelico, che gli era stato assegnato. Ma passavano gli anni e niente. In quel posto mi sembra sia addirittura comparsa una nuova tomba che prima non c’era. Mistero. Poi ho scritto una lettera alla regina d’Inghilterra che in poche ore ha risposto e sistemato la questione, trovando una nuova collocazione a HH che è quella in cui si trova ora”. A pochi passi dal Mago sono sepolti i poeti Ezra Pound e Joseph Brodsky.
In via Malamocco a Lido c’è poi il campetto intitolato Helenio Herrera. La città lo ricorda così con una struttura alle Terre Perse. “Venezia è dei politici. Loro vengono ricordati, non gli sportivi. Ho appena scritto al nuovo sindaco di Milano Giuseppe Sala perché gli venga dedicata una strada nei pressi di San Siro. Vediamo se lì le cose vanno diversamente” conclude Fiora.
(Al. fa.)
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Corriere Adriatico