BERGAMO - Si è chiusa sul punteggio di 0-0 l'amichevole tra le selezioni Under 21 di Italia e Danimarca che si è disputata allo stadio 'Azzurri...
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Allo stadio 'Atleti Azzurri d'Italià, sotto gli occhi del presidente federale Carlo Tavecchio e davanti a circa 7000 spettatori, sono in vetrina alcuni dei giovani più interessanti dell'Atalanta di Gasperini, vera sorpresa di questo avvio di stagione: quattro i nerazzurri in campo e, rispetto al match con l'Inghilterra, la novità è l'inserimento di Grassi in un centrocampo a tre con Pellegrini e Benassi. Senza Di Francesco, tornato a casa dopo l'infortunio accusato giovedì a Southampton, a supportare Petagna in avanti ci sono Ricci e Garritano, i più attivi in un primo tempo che vede la squadra di Di Biagio affacciarsi per la prima volta dalle parti dell'area avversaria al 17', con un colpo di testa a lato di Grassi su cross di Benassi. Un paio di giocate di Ricci strappano gli applausi del pubblico, Pellegrini cresce con il passare dei minuti e al 25' Garritano impegna Hojbjerg con un destro secco. La Danimarca si fa vedere solo con un tiro dalla distanza di Nielsen, ma sono ancora gli Azzurrini a sfiorare il vantaggio alla mezzora: discesa di Conti sulla destra e finta di Garritano a liberare l'inserimento di Grassi, che tenta il colpo sotto senza riuscire a sorprendere Hojbjerg. È ancora il portiere danese a salvare il risultato su Petagna al 46' e la musica non cambia nella ripresa, con l'Italia pericolosa in apertura ancora con l'attaccante dell'Atalanta, che di sinistro alza il pallone sopra la traversa.Il pubblico dagli spalti incita la Nazionale e sono sempre Garritano e Ricci a spaventare la Danimarca: cross del primo per il puntuale inserimento dell'esterno del Sassuolo, che di testa sfiora il palo. Di Biagio manda in campo Mazzitelli e Cristante per Pellegrini e Garritano e l'Italia continua a pressare alto, costringendo i danesi a calciare via il pallone e a rinunciare alla costruzione del gioco.
L'unica vera occasione per gli ospiti arriva a metà ripresa con Junker, che calcia a botta sicura trovando l'opposizione di Ferrari. A un quarto d'ora dal termine entrano anche Parigini per Grassi e Barreca per Masina, l'Italia prova l'arrembaggio finale e ha un'ultima grandissima occasione con Ferrari, la cui conclusione è fermata da un difensore avversario a pochi metri dalla linea di porta.
«Quando si costruiscono così tante palle gol c'è da essere contenti.
Corriere Adriatico