Torino-Juventus 0-1, Vlahovic piega i granata e rilancia Allegri

Torino-Juventus 0-1, il derby della Mole bianconero, Vlahovic rilancia Allegri
Il derby della Mole lo decide Vlahovic, con una zampata da azione di corner, dopo la spizzata vincente di testa di Danilo. Tre punti d’oro per la Juventus al termine di un...

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Il derby della Mole lo decide Vlahovic, con una zampata da azione di corner, dopo la spizzata vincente di testa di Danilo. Tre punti d’oro per la Juventus al termine di un secondo tempo in crescendo, di una partita giocata alla pari da Juric e Allegri. La vittoria è una boccata d’ossigeno ma la Juve è ancora sott’acqua, sballottata dalla corrente di una gara che avrebbe potuto anche prendere la deriva granata. I bianconeri però hanno lottato di più e meglio delle ultime uscite, costruendo almeno 3/4 occasioni per il vantaggio, centrato dall’intuizione del serbo. Nel primo tempo trentatré minuti di sbadigli (solo un tiro da fuori di Radonjic a rompere la monotonia), poi tre occasioni in un minuto per la Juve. Milinkovic Savic si esalta, prima non abbocca alla finta di Vlahovic lanciato a rete, poi sbarra la strada a una conclusione velenosa di Locatelli e infine si supera su Rabiot. Le uniche emozioni di un primo tempo spento sono nella triplice fiammata bianconera, il Toro gioca ordinato regge alla pari con una Juve confusa e poco propositiva.

Agonismo mancante

Ancora panchina per Bonucci (dentro nella ripresa), mentre davanti Kean e Vlahovic vanno ognuno per conto proprio. E così la Juve arranca e fatica sugli esterni, con Cuadrado e Kostic in grande difficoltà. Manca l’agonismo da derby e lo spettacolo non è di alto livello, a inizio ripresa Djidji sfiora l’autorete per anticipare Vlahovic su cross teso (il primo) di Kostic. È quello che serve alla Juve per alimentare l’autostima, e sfiorare il vantaggio poco dopo con un botta di controbalzo di Locatelli, deviata in angolo da Milinkovic Savic, migliore dei suoi. Fuori Bremer (infortunio al flessore della coscia sinistra), dentro Bonucci, il Toro resiste e un tiro deviato di Lazaro diventa una scheggia impazzita e viene controllato d’istinto da Szczesny. La Juve è più pericolosa quando riparte di slancio, in contropiede, e proprio sull’asse Kostic - Kean costruisce una palla gol sprecata dall’attaccante. Miranchuk spara alto sulla traversa da ottima posizione, Allegri prova a dare la scossa con Milik al posto di Kean (fischiato per aver cestinato un’occasione d’oro), e trova il gol da tre punti nel finale con Vlahovic. Un cerotto sulla classifica che però non cancella la crisi: la Juve deve ancora cambiare marcia.

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Corriere Adriatico