Camila Giorgi l'ammazzagrandi questa volta a cadere è l'Azarenka

Camila Giorgi l'ammazzagrandi questa volta a cadere è l'Azarenka
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EASTBOURNE - Chiamatela “ammazzagrandi”. Camila Giorgi sull’erba di Eastbourne ha colto un altro “scalpo” eccellente. La tennista di origine maceratese ha battuto al primo turno del tradizionale torneo di preparazione a Wimbledon l’ex numero uno del mondo Victoria Azarenka, al rientro nel circuito dopo il lungo stop per l’infortunio al piede sinistro: 4-6 6-3 7-5 in due ore e 46 minuti il risultato in favore della 22enne azzurra fresca di best ranking (è numero 42). Dopo la russa Maria Sharapova e Indian Wells e la slovacca Dominika Cibulkova a Roma, ecco la bielorussa, terza top ten battuta dall’inizio dell’anno.








E’ stato un match molto tirato, che si è di fatto deciso sul 5-5 del terzo set, quando Camila, dopo essere stata rimontata dal 5-3, ha vinto un game lunghissimo durato un quarto d’ora in cui si sono giocati ben 24 punti. In vantaggio 6-5 la giovane marchigiana ha servito per la seconda volta per il match e questa volta non si è lasciata sfuggire l’occasione. “Mi sono molto divertita – ha poi detto – come sempre mi sono concentrata sul mio tennis cercando di essere molto aggressiva”. Al secondo turno l’attende la britannica Johanna Konta, numero 109 Wta. Proprio sull’erba la Giorgi ha centrato il primo exploit della carriera raggiungendo due anni fa gli ottavi a Wimbledon (lo scorso anno si è fermata al terzo turno).



Avanti anche Flavia Pennetta, sesta testa di serie, che ha superato con un doppio 6-3 in un’ora esatta di gioco la cinese di Taipei Su-Wei Hsieh, proveniente dalle qualificazioni.



Nulla da fare, invece, per Roberta Vinci, Sara Errani e Francesca Schiavone. La tarantina ha ceduto per 7-5 6-1 alla slovacca Daniela Hantuchova. La romagnola, settima testa di serie, ha ceduto per 7-6 (5) 6-2 alla statunitense Lauren Davis. Infine la milanese, partita dalle qualificazioni, si è arresa per 7-5 6-3 alla russa Ekaterina Makarova, vincitrice del torneo nel 2010. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico