ANCONA - «Vergogna d'Italia, squalificatelo a vita, la nostra forza è essere puliti, noi non lo vogliamo in nazionale». Da Gianmarco Tamberi...
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Fonti vicine all'iridato di salto in alto confermano che si tratta di frasi autentiche inevitabilmente destinate a scatenare la polemica in ambito azzurro. E che arriva proprio alla vigilia della fine della squalifica di Schwazer, trovato positivo all'Epo il 30 luglio 2012, alla vigilia dei Giochi di Londra: Schwazer, che già da tempo ha ripreso ad allenarsi intensamente e con ottimi riscontri cronometrici, è atteso al ritorno ufficiale alle gare in occasione del Mondiale a squadre di marcia, in programma a Roma il 7 ed 8 maggio (sabato le due 20 km e domenica la 50 km): la prima chance per lui di staccare il pass per Rio. Un'eventualità poco gradita a Tamberi, evidentemente, e pare a molti altri dell'ambiente azzurro. La Fidal non commenta, ma lascia trapelare che per le strutture federali a fare fede sono le regole: se l'atleta - Schwazer in questo caso - ha scontato la squalifica torna ad avere i diritti di tutti gli altri, compreso quello di riprendere la maglia azzurra. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico