Tamberi, divampa la polemica per le frasi su Schwazer in azzurro

Gianmarco Tamberi con Germano Peschini e Fabio Sturani del Coni
ANCONA - Come era facile supporre ha suscitato un putiferio mediatico l'uscita su Facebook di Gianmarco Tamberi, che in termini anche molto duri ha espresso l'opinione, ed...

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ANCONA - Come era facile supporre ha suscitato un putiferio mediatico l'uscita su Facebook di Gianmarco Tamberi, che in termini anche molto duri ha espresso l'opinione, ed anche il desiderio, che Alex Schwazer, il marciatore squalifacato per doping dal 2012 fino alla data di oggi, non venga incluso nella squadra azzurra che parteciperà ai giochi di Rio.


Sui siti sportivi, ma anche su quelli della stampa generalista, la notizia ha fatto il pieno di clic e di commenti. Uno dei due maggiori quotidiani nazionali ha avviato anche un sondaggio, al momento in cui scriviamo gli utenti d'accordo con Tamberi sono circa il 25%. In particolare hanno suscitato perplessità nell'uscita di Tamberi la veemenza del linguaggio e l'uso della prima persona plurale senza che venga specificato a nome di chi altro stia parlando il saltatore anconetano, che oggi, forse spaventato dal clamore mediatico, ha espresso la volontà di non tornare sull'argomento, almeno per il momento. Anche la Fidal, per il momento, non ha preso posizione.

 Sono però molti anche i commenti in difesa di Gianmarco, tra gli altri quello della ex plurolimpionica Josefa Idem, che pur non chiudendo del tutto le porte a Schwazer, si schiera di fatto con il saltatore anconetano. Più critico invece Sandro Donati, ex paladino dell'antidoping e ultimamente allenatore di Schwazer, che rivendica il fatto di tenrer sotto strettissimo controllo il marciatore.
 
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Corriere Adriatico