Una follia dietro l'altra: l'Ascoli perde 3-0 a Cosenza con tre giocatori espulsi prima ancora dell'intervallo

Una follia dietro l'altra: Ascoli sotto 1-0 all'intervallo a Cosenza e con tre giocatori espulsi
COSENZA - Con il lutto al braccio, un minuto di raccoglimento per onorare la memoria di Carlo Mazzone. Anche se gran parte della squadra di oggi non lo conosceva uno dei...

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COSENZA - Con il lutto al braccio, un minuto di raccoglimento per onorare la memoria di Carlo Mazzone. Anche se gran parte della squadra di oggi non lo conosceva uno dei personaggi più carismatici del calcio italiano, l'aria che si respira a Cosenza è di quelle particolari. E non potrebbe essere diversamente. Ma invece di avere più carica e più ardore - come avrebbe voluto Mazzone - i bianconeri hanno solo i nervi a fior di pelle. E nel primo tempo succede tutto quello che non deve succedere. 

 

COSENZA - ASCOLI  3-0

Rete: Tutino al 19' su rigore., Arioli al 56', Zilli al 61'

Espulsi: Falasco al 37', Buchel al 44', Forte al 44'+3.

 

Avvio di partita tutto in salita per l'Ascoli come detto: arrivano subito i cartellini gialli di Falasco e Masini, al 19' i padroni di casa passano in vantaggio grazie ad un calcio di rigore trasformato da Tutino. Strada subito in salita: i bianconeri provano a reagire ma gli ostacoli si moltiplicano perchè arriva prima l'espulsione di Falasco che lascia al 37' la squadra di Viali in dieci e poi un altro cartellino rosso con Buchel che raggiunge gli spogliatoi al 44'. Ma non finisce qui, la follie prosiegiono perchè stessa sorte che tocca a causa di una gomitata a Forte al 3' di recupero. All'intervallo Ascoli sotto 1-0 ma in otto come dire match compromesso.

 

Falzerano prende il posto di Caligara in avvio di ripresa, il Cosenza sembra poter controllare la partita senza particolari affanni. E quando affondano i calabresi fanno male: Arioli infatti al 56' realizza la rete del 2-0 per un Ascoli sempre più alle corde.  Siamo ormai alla disfatta anche perchè passano appena altri 5 minuti e Zilli realizza la rete del 3-0. Non c'è più bisogno di insistere, partita che non ha più storia, difficile ricordare un esordio così amaro per l'Ascoli. Il tutto nel giorno in cui se ne è andato il suo simbolo, la sua icona, Carlo Mazzone.

 

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Corriere Adriatico