ROMA - Vuol tornare e vuol essere ancora protagonista. "Se sogno le Olimpiadi di Rio? Il sogno deve ancora incominciare...". Così Alex Schwazer al termine dell'interrogatorio...
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All'uscita dagli uffici della Procura antidoping del Coni, Schwazer ha inizialmente reso una breve dichiarazione spontanea: "Ci sarà una conferenza stampa appena il procedimento penale a Bolzano sarà chiuso". "Interrogatorio fiume? Sì, perchè abbiamo cercato di chiarire tutto quello che
c'era da chiarire e penso che ci siamo riusciti - ha poi aggiunto -. Loro (i giudici, ndr) devono decidere in modo autonomo, Io sono tornato ad allenarmi e quando sarà il momento sarò pronto a rientrare. Se sogno ancora di partecipare ai Giochi di Rio? Il sogno deve ancora incominciare...".
"Alex è venuto volentieri perchè non ha nulla da nascondere, ha detto tutto quello che poteva, dando tutto il contributo possibile». Sono le parole dell'avvocato di Schwazer, Gerhard Brandstaetter, al termine dell'audizione. "Pende ancora l'inchiesta di Bolzano quindi non vogliamo dire tante cose - ha aggiunto il legale dell'ex marciatore azzurro -tranne che Schwazer ha dato tutti i chiarimenti che poteva dare, tutta la collaborazione che doveva dare, ed è stato anche apprezzato il suo comportamento. Adesso vedremo le conclusioni".
"Penso che il suo caso sia stato troppo enfatizzato, è uno di quegli atleti che è caduto, ha ammesso, e ha collaborato - ha concluso l'avvocato - Ci sono altre vicende più pesanti che non hanno lo stesso risalto. Alex è un ragazzo di valore. Il suo stato d'animo? È positivo, ha chiarito ed è tornato a fare sport a tempo pieno, si sta allenando. Ci sono tutte le premesse affinchè Alex possa fare molto bene".
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