Sotto gli occhi del ct Mancini, Quagliarella scrive una stupenda pagina di storia. La doppietta rifilata a una fragile Udinese, con i rigori trasformati al 33’ e al...
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LA PARTITA - Chance importante, dal primo minuto, per Saponara, chiamato a sostituire lo squalificato Ramirez. Giampaolo preferisce Defrel a Gabbiadini per rimpiazzare Caprari, fuori due mesi dopo l’intervento al perone. Nicola si affida nuovamente a Okaka come terminale offensivo, con il supporto di De Paul, e opta per D’Alessandro per la fascia sinistra.
Come prevedibile, la Sampdoria lavora ai fianchi l’Udinese. Veloce circolazione di palla, alla ricerca della profondità. I movimenti di Saponara non vengono seguiti con la giusta attenzione dagli esterni, in particolare da Murru, e Opoku si attacca come un francobollo a Quagliarella. E’ lo stesso Opoku, al 22’, a sbagliare un controllo elementare ma, quando riceve dal “falco” Saponara, Quagliarella si trova altri due uomini addosso. L’Udinese è un muro, con il solo Okaka oltre la linea della sfera, ma nell’unica circostanza in cui affonda nella metà campo di Giampaolo mette i brividi ad Audero con un fendente di Fofana fuori di poco alla sinistra di Audero. Al 33’ la partita si sblocca grazie a un dubbio rigore assegnato da Massa alla Sampdoria: il contatto è da interpretare, perché da dietro Defrel piomba sul pallone che Behrami è in procinto di allontanare. Quagliarella angola alla perfezione e, 24 anni dopo, aggancia Batistuta: ora il record del maggior numero di partite consecutive in gol (11) è condiviso. Le occasioni per super Fabio (36’) e Bereszynski (41’) legittimano il vantaggio, Musso si oppone con spiccato senso pratico. Scuote la testa Behrami all’uscita dal campo anticipata, richiamato da Nicola per far posto a Pussetto.
L’intervallo serve a poco all’Udinese perché i primi 10 minuti della ripresa sono la fotocopia del primo tempo. Saponara continua a non dare punti di riferimento alla difesa avversara, costretta a un super lavoro di contenimento. Dopo un primo spunto di Linetty, la Samp si procura il secondo rigore dell’incontro. Punizione di Quagliarella, Musso respinge ma sul tap-in di Murru c’è la mano di Opoku. Questa volta la decisione di Massa non lascia spazio ad alcun dubbio. Al 56’ Quagliarella preferisce la potenza alla precisione, il risultato non cambia. L’Udinese traballa. La necessità di reagire apre voragini di campo per ulteriori affondi di Saponara: al 68’ il dialogo con Quagliarella produce un suggerimento d’oro per Linetty. E’ il tris e al 74’ l’ingresso di Gabbiadini per Defrel lascia presagire l’ipotesi di poker. Il bentornato allo stadio Luigi Ferraris lo dà l’inesauribile Quagliarella con un taglio perfetto, al 79’ Manolo deve solo spingerla dentro. C’è tempo solo per la standing ovation per l’uscita di super Fabio. Mancini lo chiamerà?.
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Corriere Adriatico