La Samb e le maglie tolte Occhio alla Procura federale

I giocatori della Samb mentre si tolgono le maglia sotto la curva dei tifosi
SAN BENEDETTO - Tutti al proprio posto. Dopo la sconcertante sconfitta contro il Chieti, la Samb ha fatto sapere che proseguirà fino alla fine della stagione con gli stessi...

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SAN BENEDETTO - Tutti al proprio posto. Dopo la sconcertante sconfitta contro il Chieti, la Samb ha fatto sapere che proseguirà fino alla fine della stagione con gli stessi attori. Quindi i contestatissimi Arcipreti e Paolucci, nonostante siano stati invitati dai tifosi a dimettersi nel dopo gara con il Chieti, continuano la loro opera nei rispettivi ruoli di direttore sportivo e tecnico. Nel pomeriggio i due presidenti Moneti e Bucci si sono incontrati a Roma per fare il punto della situazione sull’infernale giornata vissuta domenica e sugli strascichi che possono lasciare i fatti avvenuti nel dopo partita, quando i giocatori hanno dovuto lasciare le maglie sotto la curva Nord su espressa richiesta dei tifosi. Valutata la possibilità di organizzare un incontro con gli ultras per capire il motivo di questo clima ostile creato attorno alla squadra. Intanto il gesto dei giocatori di togliersi le maglie potrebbe avere delle code antipatiche. Se il commissario di campo, che era presente al Riviera delle Palme, avesse annotato nel referto quello che è successo ci potrebbe essere il concreto rischio di un’apertura di un fascicolo, da parte della Procura federale, che potrebbe portare a un deferimento nei confronti dei giocatori e della società. Eloquenti i casi di Genoa-Siena del 2012 e di Latina-Padova del 2014, dove alle società di Genoa e Padova e ai relativi giocatori sono state inflitte pesanti ammende.
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Corriere Adriatico