Il Napoli si inchina alla legge della Red Bull Arena ma può sorridere lo stesso: la sconfitta per 3-1 contro il Salisburgo premia la squadra di Ancelotti che – dopo...
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INSIGNE FUORI NEL RISCALDAMENTO
La sorpresa di formazione per il Napoli arriva in extremis. Lorenzo Insigne si ferma durante il riscaldamento per un fastidio muscolare e al suo posto gioca Mertens. L’iniziativa è naturalmente del Salisburgo, ma gli azzurri sono attenti. L’intento è semplice: bisogna superare il primo pressing e poi creare un’azione offensiva. L’atteggiamento della squadra di Ancelotti è quello giusto. Niente calcoli e manovra propositiva. Fabian è molto attento in fase di impostazione, Zielinski e Callejon si allargano sugli esterni. Mertens è attento alle spalle di Milik. Il vantaggio arriva al 14’: il merito è di Mario Rui. Ruba palla a Mwepu, scambia con Zielinski e crossa al centro. Ulmer respinge goffamente su Onguené, Milik sfrutta il rimpallo e in sforbiciata firma l’1-0 che avvicina la qualificazione. Il vantaggio forse fa rilassare inconsciamente il Napoli: Ancelotti chiede ai suoi di non abbassarsi. Il Salisburgo ci crede e trova l’1-1 al 25’: Allan perde un pallone clamoroso in mediana, il talento Szoboszlai ne approfitta e serve Dabbur. Il bomber mette a sedere Chiriches e firma l’1-1. La reazione del Napoli è immediata: Mertens serve Milik in area che non riesce a controllare per una deviazione, poi ci pensa Fabian, ma la conclusione dello spagnolo si stampa sul palo. Il Salisburgo si rende pericoloso poco prima dell’intervallo con la girata di Minamino.
IL SALISBURGO ATTACCA
Il Napoli prova a gestire il risultato nella ripresa ma deve fare i conti con un Salisburgo che ha poco da perdere.
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Corriere Adriatico