OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FANO Sono state le dimissioni del direttore generale Stefano Fedele ad accendere la spenta giornata di ieri in casa Alma, dove la fitta nebbia che gravava sul campo della Trave durante la ripresa degli allenamenti della squadra granata è stata la perfetta metafora della crisi societaria. Una situazione tanto nebulosa da indurre il dirigente abruzzese a lasciare il proprio incarico, che aveva assunto di nuovo il 20 dicembre scorso dopo la precedente parentesi fanese nello stesso ruolo tra il novembre del 2022 e la fine della passata stagione.
Risorse azzerate
Fedele ha abbandonato la nave una volta assodata la mancanza di risorse economiche, determinata dalla decisione dell’amministratore unico Mario Alessandro Russo di non tirare più fuori un euro sottraendo dalle casse già esangui della società anche l’incasso del derby con la Samb. «Avendo constatato l’impossibilità, in assenza delle risorse necessarie per garantire dignitosamente il prosieguo della stagione, e stante il perdurare dell’attuale situazione che rende difficoltoso reperirne nei tempi necessari, personalmente ritengo necessario un passo indietro del sottoscritto non avendo nessuna risposta alle tante domande che quotidianamente mi vengono sottoposte – spiega lo stesso Fedele -.
Il silenzio
Russo in realtà non si è ancora espresso pubblicamente al riguardo, ma secondo alcune indiscrezioni non l’avrebbe accettata e la sua volontà sarebbe quella di far fallire l’Alma per dispetto nei confronti di chi lo ha contestato. Stando ad altri rumors in queste ore la starebbe però rivalutando, come buon senso vorrebbe. Frattanto, in attesa di scoprirlo, si avvicina la pausa del torneo per la concomitanza con la Coppa Carnevale giovanile di Viareggio, che potrebbe spingere Alma e Notaresco a chiedere il rinvio della gara del 18 febbraio avendo nella Rappresentativa di D Alessandro Mancini ed Alessandro Marrancone.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico