Garozzo derubato della medaglia d'oro di Rio mentre era in treno

TORINO - «Non è stato un bel risveglio su quel treno e la delusione è stata fortissima. La medaglia era custodita in uno scrigno e chi l'ha presa ha...

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TORINO - «Non è stato un bel risveglio su quel treno e la delusione è stata fortissima. La medaglia era custodita in uno scrigno e chi l'ha presa ha creduto di mettere le mani su qualcosa di materialmente prezioso. Per me lo era perché la medaglia aveva il sapore di un percorso portato a termine, un ricordo da condividere negli anni». Il campione olimpico nel fioretto individuale di Rio 2016 Daniele Garozzo si esprime così sul furto della sua medaglia d'oro avvenuto una decina di giorni fa sul treno per Torino mentre raggiungeva lo Juventus Stadium dove è stato ospite della società bianconera per assistere al match contro il Napoli, in occasione del quale ha donato al Museo dello stadio bianconero il giubbotto con cui ha vinto l'Olimpiade.


«Io sono un ansioso ottimista e quindi guardo al futuro e alle altre medaglie che spero di poter conquistare e quindi non è successo niente di grave, se non il furto in se stesso - aggiunge Garozzo -. Se poi me la volessero restituire, la rimetterei nel posto dov'è giusto che stia, sul comodino vicino al mio letto». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico