Rio 2016, Bruni dedica l'argento alla sua Diletta: «Contro i pregiudizi»

Rio 2016, Bruni dedica l'argento alla sua Diletta: «Contro i pregiudizi»
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RIO DE JANEIRO - «Ho dedicato il mio argento anche a Diletta: non ho mai fatto coming out ma non mi sono neanche mai preoccupata dei pregiudizi. Io vivo la mia vita con naturalezza». Rachele Bruni, azzurra d'argento nella 10 km di nuoto, dopo la sua gara ha tagliato un altro traguardo: è la prima medagliata italiana alle Olimpiadi a dichiarare - anche senza dirlo - la propria omosessualità. «Dite che ci vuole coraggio? Non lo so, so solo che mi è venuto naturale pensare alla mia Diletta. E non ai pregiudizi della gente».

 

«Io l'ho sempre vissuta naturalmente, senza problemi, lo sanno tutti ma io non ho mai fatto outing?», ha raccontato l'atleta di Firenze, appena arrivata a Casa Italia, dopo la dedica alla sua compagna di vita, accomunata nelle parole del dopo gara a tutti i suoi affetti, dalla famiglia all'allenatore. «Cosa ha detto di strano Rachele? Solo che era per me, senza aggiungere altro: è questo che mi piace di lei, lei è diretta, spontanea, naturale», ha detto Diletta, i capelli rasta e un piercing, un'attività di crowfunding per onlus che lavorano anche in Brasile. Oggi ha seguito la gara di fondo dalla spiaggia di Copacabana, e stasera ha partecipato alla festa per Rachele. Come tutta la famiglia. «Per un genitore - ha detto anche Bruna, madre di Rachele - l'importante è la felicità di un figlio, qualsiasi strada penda. Alle volte, l'ipocrisia è un'arma per proteggersi, sei costretto a non dire. Ma noi abbiamo sempre amato tutti e tre i nostri figli. L'unica cosa che ci ha fatto male è vedere partire Rachele per Roma». «Indubbiamente - ha concluso l'azzurra argento nel nuoto di fondo - ci sono persone che hanno ancora dei pregiudizi, ma io vivo serena e tranquilla senza pensare a questo: vivo per me stessa, per la mia passione per il nuoto e per le persone che mi vogliono bene». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico