Champions: promosso Verratti, bocciato Allegri

Champions: promosso Verratti, bocciato Allegri
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ROMA - Sedici partite ed emozioni a tutto campo. Il secondo turno della Champions League ci ha offerto spunti di riflessione a fiumi. Tanti i protagonisti, naturalmente, nel bene come nel male: ne abbiamo promossi tre e bocciati altrettanti, come ogni giovedì seguente la coppa. Premettiamo: Francesco Totti ha illuminato il proscenio europeo, al solito. Impossibile dunque inquadrarlo o, peggio, ancorarlo in una classifica: il mito, si sa, parlerà da sé per sempre.




PROMOSSO: VERRATTI – Marco Verratti da Manoppello, Pescara, si è inventato il gol impensabile: ha colpito addirittura di testa, lui alto diremmo solo 1,65, e ha firmato la prima rete della carriera con i colori del Psg sulle spalle. Non bastasse, ha contribuito a battere il rivale più nobile, il Barcellona di Messi. La serata del decollo continentale, insomma, l’ha indovinata appieno.



PROMOSSO: WELBECK – Tre gol filati in Champions, come altri 73 giocatori nella storia, un palpito infinito. Danny, classe ‘90, ha sbriciolato il Galatasaray senza pietà, affettando la difesa rivale tanto da destra quanto da sinistra, volando sotto le tribune e arrivando perfino all’impresa dell’autoassist. Difficile immaginarlo: figurarsi realizzarlo.



PROMOSSO: ROSENBERG – Premiamo Markus Rosenberg, svedese, 32enne da pochi giorni, ma la lode va allargata all’intero Malmö. La doppietta del centravanti ha piegato l’Olympiakos e la squadra del norvegese Hareide ha riavviato il motore, ritrovando fra l’altro d’improvviso le ambizioni di qualificazione. Il Malmö, si è capito, è una delle sorprese del torneo. Certo, bisogna pure aggiungere che ieri sera la difesa dell’Olympiakos ha regalato letteralmente le due reti.



BOCCIATO: ALLEGRI&PRANDELLI – La ditta italiana ha tradito tutte le attese. La Juventus di Allegri ha deciso di rinunciare a giocare contro l’Atletico Madrid e, puntualmente, ha rimediato una sconfitta bruciante. Si obietterà: le colpe sono di Lichtsteiner, incapace di disegnare una diagonale sufficiente ad arginare il guizzo vincente di Arda Turan, ma per la verità i campioni d’Italia, ad analizzare le statistiche della Uefa, non hanno mai tirato verso la porta in tutta la partita. Mai. Facile viceversa descrivere il quadro legato a Prandelli. Il Galatasaray, del resto, non possiede una manovra, un’identità, un’organizzazione. E l’ex ct azzurro, fra i più responsabili, rischia la panchina.



BOCCIATO: LIVERPOOL – Pessima pure la prestazione del Liverpool di Balotelli, sconfitto niente meno che dal Basilea. L’ex centravanti azzurro si è caricato un’ammonizione sulle spalle e, certo, non ha saputo evitare la figura poco onorevole. Per una congiuntura fortunata, l’accredito dei Reds agli ottavi è ancora raggiungibile senza sforzi inumani. Il tecnico Rodgers dovrà però ponderare una strategia definitiva. Per dirne una, infarcire la formazione di elementi votati all’offensivismo sembra non pagare: tutt’altro.



BOCCIATO: ARBITRO THOMSON – Ma che ha combinato il signor, anzi, l’avvocato scozzese Craig Thomson ieri sera allo stadio Vasil Levski di Sofia? Già, lo avrete visto: ha omaggiato i campioni in carica del Real Madrid con un paio di rigoretti ottimi per battere il volenteroso Ludogorets, meritevole peraltro di un miglior esito. Un fischio amico all’11’, un altro piovuto al 25’ ed ecco il Ludo cotto a puntino. Cristiano Ronaldo, forse imbarazzato di fronte a cotanta fantasiosa abbondanza, ha sbagliato il primo tiro ma non ha fallito il secondo. E, allora, largo ai dubbi adesso: ma Thomson lo avrebbe accordato il secondo penalty se Cristiano avesse siglato il primo? Pensieri maligni: troppo calcio italiano fa male, forse.



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