MotoGp, Pecco Bagnaia brinda al sorpasso su Quartararo: un inseguimento partito da Pesaro a 16 anni
di Gianluca Murgia
PESARO L'inaspettabile che diventa realtà. Pecco Bagnaia balza al primo posto della classifica della MotoGp grazie al terzo posto conquistato con la...
PESARO L'inaspettabile che diventa realtà. Pecco Bagnaia balza al primo posto della classifica della MotoGp grazie al terzo posto conquistato con la sua Ducati in Australia (dietro Rins e Marquez) e alla concomitante caduta di Quartararo, firmando una rincorsa con sorpasso da applausi. Ora, mancano due Gp alla fine della stagione (Malesia e Valencia) e i numeri dicono questo: Bagnania 233, Quartaro 219. Mai come ora un titolo della MotoGp è stato così vicino dal tornare nelle Marche dopo il predominio storico di Valentino Rossi.
A Pesaro è di casa
Francesco Pecco Bagnaia da Chivasso, piemontese che tifa Juventus, classe 1997, portato in pista da papà Pietro a 9 anni, vive a Pesaro dall'età di 16. Prima da solo, o meglio in coabitazione con Lorenzo Baldassarri (gli anni dello scooter, visto che non aveva ancora la patente), poi dal 2019 con la fidanzata ormai storica Domizia Castagnini (fashion buyer e concittadina di Pecco) e il cane Turbo, a due passi (un segno del destino) dal Centro Benelli e Museo Storico della Benelli. «Ero ancora un bambino che correva in Moto3 quando sono arrivato qui» ha ricordato diventando, nel frattempo, campione del mondo della Moto2 e sfiorando il colpaccio in MotoGp l'anno scorso. All'Academy avevano visto bene. Pecco, infatti, è stato tra i primi scelti dalla VR46 Academy e, in particolare, per talento e determinazione da Valentino Rossi in persona. Dopo essere salito sul gradito più alto, ad Assen, dedicò la vittoria «al mio team e alla VR46 Academy» perché solo a Pesaro poteva vivere «quotidianamente il mio mondo, essere sempre concentrato su quello: a Torino non c'è questa passione, le moto non sono così importanti, non ti puoi allenare con profitto». E i risultati si vedono: ora è il tempo di raccoglierli tutti caro Pecco.