Para un rigore al 90' e fa ancora il fenomeno: «Sono a 8 su 12»

Alessandro Tomba, 31 anni da compiere martedì 13, portiere del Loreto
LORETO - Il fanalino di coda Loreto esce dal campo della capolista Montegiorgio con un punto d’oro e aggancia il Barbara. Ancora una volta sugli scudi Alessandro Tomba, 31...

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LORETO - Il fanalino di coda Loreto esce dal campo della capolista Montegiorgio con un punto d’oro e aggancia il Barbara. Ancora una volta sugli scudi Alessandro Tomba, 31 anni da compiere proprio oggi, ormai vero e proprio pararigori. Domenica al 90’ ha respinto un rigore ad Albanesi negando la vittoria ai padroni di casa e facendo così il bis con il penalty parato allo stesso minuto in casa con la Pergolese. Con il portiere lauretano, che vanta oltre 300 presenze tra Promozione e Serie D, è facile iniziare proprio da qui: «In due stagioni ne ho parati 8 su 12, quest’anno sono a 2 su 4. Quello parato domenica è stato il più difficile, anche se devo ammettere che respingere un rigore non è mai facile. I rigori sono l’unica cosa per cui non c’è un vero allenamento. Sono attimi di puro istinto, decidi dove andare a vai. Si dice sempre che lo sbaglia l’attaccante, ma non sempre è vero. Nel mio caso ho anche un attitudine particolare e poi ora, che mi sono fatto un certo nome, è difficile psicologicamente per qualsiasi avversario presentarsi sul dischetto».


La stagione scorsa Tomba ne parò due subendone ben tre nella stessa partita. Accadde in Loreto-Sangiustese, fine gennaio dell’anno passato: il primo rigore lo realizza Tascini, gli altri due il portiere del Loreto li para sia allo stesso Tascini che a Miani e alla fine i loretani vincono 2-1. «Era la prima volta che mi capitava ed è stata una giornata memorabile», ricorda Ancora Tomba. Contro il Montegiorgio è arrivato un punto importante. «Sì, specie considerando che abbiamo giocato la ripresa in dieci. Pur soffrendo abbiamo avuto la forza di reagire e siamo riusciti a pareggiare e a portare a casa un punto d’oro - dice Tomba -. Il rigore parato alla fine ha la stessa valenza di un gol fatto nei minuti di recupero».


I suoi guantoni sono già alti sulla salvezza: «La nostra è una squadra un po’ pazza, diciamo genio e sregolatezza - prosegue Tomba -. Quest’anno gli infortuni e alcune partite sfortunate ci hanno penalizzato relegandoci in fondo alla classifica, ma noi ci crediamo, anche perché siamo in grado di giocarcela con tutti. Ci sono ancora 21 punti a disposizione, il pareggio di domenica ci ha dato una carica non indifferente e sabato a Porto d’Ascoli, anche se sappiamo che sarà durissima, venderemo cara la pelle».
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Corriere Adriatico