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“Non lo so perché, quasi mi rendo conto che ho sempre bisogno di una gara fatta male, di una grossa delusione, di una miccia accesa, di una scottatura; e allora mi dispiace troppo, mi fa imbestialire, la metto sul personale e comincio a pensare a cosa ho fatto male, divento paranoico” dice Paltrinieri che torna Greg in un’ennesima rinascita e conquista l’argento nella 5 chilometri ai mondiali di nuoto a Fukuoka. In Giappone gli viene così: accadde a Tokyo, alle Olimpiadi. La prima gara male (s’intende ai suoi livelli, perché l’altro ieri poi, alla fine, era, nella 10 chilometri, quinto in un mondiale), poi la furia e il sapore della rivincita. “Di solito non sono mai contento di arrivare secondo o terzo, ma stavolta sì: perché mi permette di rendermi conto che sono forte, di nuovo” conclude l’autoanalisi e l’analisi del risultato. Mimmo Acerenza, che ha conquistato il bronzo, descrive Gregorio e se stesso come “due guerrieri che ci siamo tuffati con il coltello fra i denti” e spiega che “pure tra dolori pazzeschi sentivo di nuotare da Dio: sapevo di valere qualcosa. A me non serve che prima mi vada male qualcosa _ scherza _ se a Greg serve così non preoccupatevi: la prossima volta negli ultimi allenamenti prima della gara lo batterò io, lo farò arrabbiare io…”.
Paltrinieri sorride.
Mette il turbo e loro pure; si tolgono la cuffia, alleggeriti di grammi ma anche perché magari mettono un dubbio a Wellbrock: è Greg? È Mimmo? Sono tutti e due. Ci proveranno fino all’ultimo, fino all’imbuto giallo, fino alla piastra: tocca Florian, tocca Greg, 54:02.5, poco più di quattro secondi dopo, ma assai meno del minuto abbondante che lo aveva scottato ieri l’altro, tocca Mimmo, 54:04.2. Il resto è sparpagliato lontano: l’argento dei 10 chilometri, l’ungherese Krizstof Rasovszky, è settimo a oltre un minuto, ancora più giù l’ucraino Mikhailo Romanchuck. Quarto l’altro tedesco, Klemet, che aveva preceduto i nostri eroi al bronzo ed alla qualificazione olimpica l’altro giorno. E ora la staffetta di giovedì, la 4x1500. Certo, con questi tedeschi tutti d’oro, maschi e femmine… Ma ci sono Greg e Mimmo, la scottatura è lenita… Paltrinieri è sempre il campione di tutto e, come dice Acerenza, “noi siamo sempre e comunque fra i più forti del mondo”.
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