AUSTIN - «Peccato, perchè ero competitivo come mai in passato ad Austin, mi sentivo veloce: le Michelin se sbagli non perdonano. E io ho sbagliato. Con queste nuove...
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Ora, dopo la gara di domenica ad Austin, i 66 punti li ha in tasca lo spagnolo della Honda - tornato a sfoderare il sorriso da Joker che non gli si vedeva da tempo - il doppio di quelli raccolti da Vale. «Purtroppo in partenza si è bruciata la frizione - ha ricostruito il nove volte campione del mondo a mente fredda - e quando davo gas slittava moltissimo, in particolare in uscita dalla curva 11: ho dovuto parzializzare (il gas,) e mi hanno passato in tanti. Quando avviene questo, le conseguenze sono due: o si rompe definitivamente o, poco alla volta, si riprende. Per questo ho cercato di farla raffreddare e, effettivamente, la situazione stava migliorando. Già nel secondo giro stava tornando normale ed ero lì con Pedrosa e Lorenzo, non li volevo far scappare e ho attaccato. Dalla moto non mi sembra di aver fatto niente di sbagliato, ma, probabilmente ho perso un pò concentrazione».
«Per qualche motivo che ancora non abbiamo individuato, forse a causa del nuovo software, quest'anno fatichiamo di più in partenza: anche in Argentina eravamo lì lì per bruciare la frizione. Caduta a parte, è stata la volta che sono stato più competitivo in assoluto ad Austin - ha aggiunto Rossi, cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno - dove in passato ho sempre avuto difficoltà. Mi piace guidare la moto con le Michelin, anche in qualifica. Certo, con le Bridgestone non si scivolava mai, nemmeno se andavi largo o sbagliavi traiettoria di un paio di metri». Ma le sfide sono il suo pane e companatico da vent'anni. Ecco perchè Valentino ha trovato subito «il lato positivo: siamo forti e molto veloci, quindi dovremo essere pronti per Jerez», prima tappa europea del Mondiale. Una pista dove ha vinto molto: nella classe regina sei volte, più due secondi posti e due terzi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico