Ancora guai per Michel Platini, ex campione della Juventus ed ex presidente dell’Uefa, che è stato fermato dalla polizia in Francia. La vicenda riguarda le procedure...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Michel Platini è stato rilasciato nella notte.
Sparatoria a Toronto durante la festa dei Raptors: due feriti gravi, due arresti
A darne notizia è stato il sito di informazione francese Mediapart, confermata poi da altri media d'oltralpe. Con l'ex campione della Juventus è stata posta in stato di fermo anche Sophie Dion, consigliera allo Sport di Nicolas Sarkozy all'epoca in cui questi era presidente della Repubblica. Un altro fedelissimo dell'ex presidente, Claude Guéant, ex ministro dell'Interno ed ex segretario generale dell'Eliseo durante la presidenza Sarkozy, è stato interrogato a piede libero. I tre, riferisce Le Monde, erano stati convocati dall'Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e le infrazioni finanziarie e fiscali.
Platini, già sospeso dalla Fifa per «violazione del codice etico» fino a ottobre, doveva inizialmente essere ascoltato come testimone. L'inchiesta del Pnf ha preso il via nel 2016 e Platini - che ha ammesso in passato di aver votato in favore del Qatar nel dicembre del 2010 - era già stato ascoltato come testimone nel 2017. Il Pnf, sottolinea Le Monde, si interessa in particolare al pranzo organizzato il 23 novembre 2010 all'Eliseo, in presenza di Sarkozy, Platini, dell'attuale emiro qatarino Tamim Ben Hamad Al Thani e dell'allora primo ministro Hamad Ben Jassem. A quel pranzo, continua Le Monde citando proprie fonti, erano presenti anche Dion e Guéant. Guéant è già stato condannato in passato per sottrazione di fondi pubblici e chiamato direttamente in causa nella vicenda dei presunti finanziamenti di Muammar Gheddafi alla campagna per le presidenziali di Sarkozy nel 2007, vicenda per la quale lo stesso ex presidente è finito sotto inchiesta.
Michel Platini «non ha assolutamente niente da rimproverarsi e afferma di essere totalmente estraneo ai fatti». Lo riferisce un comunicato dei collaboratori dell'ex presidente dell'Uefa. «Non si tratta in alcun modo di un arresto ma viene ascoltato come testimone, in una condizione voluta dagli inquirenti che permette di evitare che le persone ascoltate possano accordarsi fuori dalla procedura», precisa il comunicato diffuso dai media francesi. « Platini si esprime serenamente e in modo preciso, risponde a tutte le domande, comprese quelle sulle condizioni di assegnazione di Euro 2016, e ha fornito spiegazioni utili», aggiunge il comunicato.
Corriere Adriatico