BARCELLONA - «Ho bisogno di riposare: a giugno lascerò il Barcellona». Luis Enrique ha scelto un commiato simile a quello che diede alla Roma. Solo che qui non...
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Rapporto logoro, dicono in Spagna, quello fra L.E. e lo spogliatoio. Che l’addio sia stato dato così presto per far svegliare Messi & company (guarda caso tornati a vincere di goleada, 6-1 allo Sporting Gijon)? Vedremo. Certo è che Luis Enrique ha dato il via a un vorticoso valzer delle panchine. Chi al Barça? Sampaoli (Siviglia)? O magari Allegri che continua a rimpallare l’argomento rinnovo con la Juventus? Per il tecnico campione d’Italia si è già fatta l’ipotesi Arsenal, dove il ventennio Wenger è ai titoli di coda. In Premier, poi, dopo il successo di Ranieri e quello probabile di Conte col Chelsea il made in Italy tira parecchio. Conte che, dal canto suo, sembra voler aderire alla Brexit.
Abramovich (dopo avergli rifilato la stessa squadra che aveva Mourinho coi soli innesti di Kantè e Marcos Alonso) non sembra intenzionato a fare follie nemmeno nel prossimo mercato. Così per l’ex ct sono spuntate le ipotesi Inter (che però ha puntato decisamente su Simeone) e Roma. Spalletti non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro e il club giallorosso avrebbe ripensato a Conte, avvicinato anche per il post Garcia. Ma al gran ballo rischiano di iscriversi anche Napoli (Sarri-De Laurentiis ai ferri corti) e Fiorentina (Sousa agli sgoccioli). Solo Montella sembra saldo sulla sua panchina, ma per lui c’è l’incognita società: di chi sarà il Milan la prossima stagione? Restate sintonizzati, ne sentiremo delle belle. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico