LIEGI - Domani compirà 35 anni ma, più che pensare al ritiro ormai non lontano, Alejandro Valverde cercherà di farsi un bel regalo con una vittoria nella Liegi-Bastogne-Liegi,...
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È lui, quindi, il favorito, contro il quale dovrà soprattutto vedersela Vincenzo Nibali, che al successo nella «Doyenne» 2015 aveva ammesso di voler puntare già mesi fa e che dopo la buona prova di ieri ha dichiarato di essere «molto fiducioso» per la prossima gara.
Due dei concorrenti più pericolosi, Philippe Gilbert e Daniel Martin, dovranno fare in conti con i postumi delle pesanti cadute di ieri, ma non mancano alteri pretendenti al successo, come Joaquim Rodriguez, il polacco Micha Kwiatkowski, vincitore domenica all'Amstel, e lo stesso francese Julian Alaphilippe, secondo ieri dietro a Valverde.
L'anno scorso si impose l'australiano Simon Gerrans, davanti sempre sullo spagnolo e a Kwiatkowski. Un podio che, a parti invertite, si ripropose pari pari ai Mondiali 2014. Il percorso quest'anno è stato ridotto di una decina di chilometri, con dieci «cote» totali rispetto agli 11 del 2014, gran parte delle quali piazzate da Bastogne in poi.
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Corriere Adriatico