La Juventus già vola a mille all'ora Dybala-Higuain coppia che fa sognare

La Juventus già vola a mille all'ora Dybala-Higuain coppia che fa sognare
TORINO - Una nuova coppia ha preso in ostaggio il campionato italiano, ha la maglia a strisce bianconere e parla argentino. Insieme sono una forza della natura (già...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TORINO - Una nuova coppia ha preso in ostaggio il campionato italiano, ha la maglia a strisce bianconere e parla argentino. Insieme sono una forza della natura (già ribattezzata dai tifosi Higuala o Dyguain) che regge ampiamente il confronto con le super potenze europee, e proprio in Champions Higuain e Dybala quest’anno dovranno essere decisivi con l’obiettivo comune di un ultimo tango non a Parigi ma a Cardiff, dove si giocherà la finale. Un sogno, al momento, ma dopo tre giornate di campionato la Juve si scopre senza limiti e punta decisa il debutto in Europa contro il Siviglia mercoledì allo Stadium. La squadra è rodata, solidissima nel 3-5-2 e immune al turnover (contro il Sassuolo hanno riposato Barzagli, Dani Alves, Cuadrado e Asamoah), ma soprattutto con due marziani là davanti. Gonzalo “L’implacabile” vanta una media di un gol ogni 40 minuti, non segnava tre reti nelle prime tre di campionato dal 2012-13 (con la maglia del Real) e all’esordio in bianconero ha eguagliato tre leggende come Charles, Baggio e Schillaci, facendo meglio di Vialli (1), Trezeguet (2), Tevez (2), Sivori (2), Inzaghi (2) e Ibra (1). Un biglietto da visita degno di una clausola da 90 milioni con stipendio da 7,5 a stagione.


L’ALTRO
Paulo “L’inarrestabile” è ancora a secco, ma sempre più indispensabile per la squadra. Ha cambiato modo di giocare per adattarsi al Pipita: meno punta, più numero 10, meno tiri in porta, più dribbling, accelerazioni e assist, come quello dell’1-0 contro il Sassuolo. Ha arretrato il suo raggio di azione e Allegri a stagione in corso potrebbe rilanciarlo da trequartista nel 4-3-1-2. I due si completano a vicenda e l’intesa sembra già al top nonostante una sola partita insieme dal primo minuto. Sarà che i campioni si capiscono al volo e parlano la stessa lingua, ma tra i due c’è anche una grande amicizia che va oltre il campo. Sempre insieme, negli spogliatoi come nella vita privata, abitano a poche centinaia di metri di distanza, nel pieno centro di Torino, e si presentano quasi sempre insieme a Vinovo per gli allenamenti, sulla nuova Porsche di Dybala. Negli spogliatoi bevono il mate (tipico infuso sudamericano) e non è raro trovarli davanti ai cancelli del centro sportivo a firmare autografi ai tifosi, a fine seduta.

IL LEGAME

Se la forza della Juve è il gruppo l’arma in più dell’attacco è sicuramente il solido legame tra la Joya e il Pipita, destinati a diventare la coppia del futuro della Juventus e della nazionale Argentina. Proprio Higuain - in accordo con il Ct Bauza - ha approfittato della sosta per lavorare a Vinovo a caccia della migliore condizioni, affiancato da Dybala lunedì dopo l’espulsione al debutto con la Seleccion. «L’intesa con Paulo è in crescita - aveva confermato Gonzalo dopo la sfida contro il Sassuolo - adesso pensiamo alla Champions». Ieri invece sono arrivate le parole al miele di Dybala. «Con il Pipita mi trovo bene, è facile giocare con lui visti i movimenti che fa. Io lui e Mandzukic insieme? Si può fare, dipende da Allegri, ora siamo abituati al 3-5-2, ma si può cambiare». La maglia numero 10 al momento rimane nel cassetto: «Nessuno me l’ha offerta, io sono contento del mio 21, qui è un numero importante». 
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico