Douglas Costa: «Lo sputo? Quel giorno non ero in me»

Douglas Costa: «Lo sputo? Quel giorno non ero in me»
«Con Tite ne abbiamo parlato, con lui ci siamo sempre detti tutto, dicendo ognuno ciò che pensa ed è stato così anche questa volta, e anche con il ct mi...

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«Con Tite ne abbiamo parlato, con lui ci siamo sempre detti tutto, dicendo ognuno ciò che pensa ed è stato così anche questa volta, e anche con il ct mi sono scusato per il mio comportamento. È stato un giorno in cui non ero in me, e ancora me ne pento. Non avevo mai fatto una cosa del genere in dieci anni di carriera. Ora però vorrei lasciarmi alle spalle quell'episodio». Nel ritiro londinese del Brasile parla Douglas Costa, che farà parte della formazione di partenza che venerdì scenderà in campo nell'amichevole all'Emirates Stadium contro l'Uruguay.


Lo juventino si riferisce all'episodio, lo sputo a Di Francesco del Sassuolo, che nel campionato italiano gli è costato quattro giornate di squalifica. Ora però è tempo di tornare a giocare, e di farlo con l' 'amarelinhà del Brasile, al quale Costa tiene molto. «Giocare in nazionale è sempre stato il mio sogno - dice - e cerco sempre di guadagnarmi spazio. Certo qui ci sono sempre stati grandi giocatori, anche nel mio ruolo. Quanta più concorrenza c'è, meglio è per tutti. Io sono felice di essere qui e di lottare per un posto. Spero di far parte della Selecao ancora per molti anni». Un pensiero all'ultimo Mondiale, quello giocato in Russia. «Ormai appartiene al passato e non serve parlarne - dice - però la delusione è stata forte perché avevamo grandi aspettative».
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Corriere Adriatico