La Juve si gioca tutto contro l'Olympiacos. Allegri è ottimista

La Juve si gioca tutto contro l'Olympiacos. Allegri è ottimista
TORINO - E se domani, cantava Mina. Se domani sera, la Juve non batterà l'Olympiacos, rischia di non esserci più un domani in Champions. Sarà una notte da dentro o fuori...

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TORINO - E se domani, cantava Mina. Se domani sera, la Juve non batterà l'Olympiacos, rischia di non esserci più un domani in Champions. Sarà una notte da dentro o fuori per la Signora. Al diavolo il galateo. Allegri ha chiamato a raccolta il popolo bianconero: "Fino ad ora i tifosi sono stati eccezionali, servirà il loro apporto dall'inizio alla fine, perchè abbiamo bisogno di loro". Claudio Marchisio ha analizzato il momento: "Non c'è differenza fra Italia ed Europa solo per la Juve, ma per il calcio italiano. In serie A, nove volte su dieci le squadre si snaturano per difendere tutti nelle propria area. L'anno scorso sia usciti, ma siamo andati avanti in Europa League. C'è stato un processo di crescita. Adesso ci aspetta l'Olympiacos, la prima sfida fondamentale della stagione. Campionato italiano è poco allenante? Non è vero, è una questione di budget e di portafoglio".




Non si è nascosto dietro ad un dito il numero 8 della Juve: "Tutto dipende dalla sfida di domani, hanno battuto in casa loro sia noi che l'Atletico, abbiamo bisogno del nostro pubblico, dello Juventus Stadium. Abbiamo la seconda miglior difesa d'Europa, considerando le assenze e gli infortuni. Il merito è di tutta la squadra, di tutti. Bisogna migliorare. Quando non si riesce a vincere, c'è da portare a casa almeno un punto. In Champions può essere fondamentale come ha sottolineato il mister. In questo mese abbiamo regalato abbastanza in termini di prestazioni e punti, siamo sempre stati uniti, piano piano recuperando tutti, possiamo continuare a fare grandi cose".



Poi ha preso la parola Allegri: "Per migliorare bisogna rimanere sereni e non farsi travolgere dal troppo peso che arriva dall'esterno. La Juve non ha il complesso dell'Europa, ha giocato tante finali, ne ha vinte poche. Domani sarà un banco di prova importante, l'avversario è tosto, dovremo giocare bene e affrontarli con concentrazione ed intensità, in 95 minuti ci giochiamo il passaggio del turno. E' obbligatorio vincere". Sulla formazione dovrà valutare fino all'ultimo secondo: "Non c'è da inventare niente, dobbiamo vedere come stanno Ogbonna ed Asamoah, se non dovessero esserci entrambi, Padoin può giocare a sinistra. Non sono preoccupato. Deciderò domani mattina. Dall'Olympiacos mi aspetto la stessa partita di Atene, noi dovremo giocare diversamente, senza farci prendere dall'ansia e dalla fretta. Bisognerà avere i nervi saldi e sfruttare tutto il tempo a disposizione per vincere. Il massimo sarebbe farlo con 2 gol di scarto. Intanto pensiamo a portare a casa i 3 punti, che non sarà semplice. Cresciamo nel secondo tempo, segno che la squadra sta bene, mi piacerebbe chiuderle già nel primo, nel nostro caso spesso lo regaliamo agli avversari. All'interno dello spogliatoio non c'è il complesso d'Europa, a Madrid e ad Atene non meritavamo di perdere. Devo leggere la partita e poi scegliere chi far giocare".



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