Tutti bagnati cantando Jovanotti La festa della B-Chem dopo il trionfo

I giocatori della B-Chem in festa Corigliano dopo la promozione in Superlega
POTENZA PICENA - "Il più grande spettacolo è la B-Chem" (liberamente tratta dal tormentone di Jovanotti) è la colonna sonora della storica promozione di Potenza Picena in...

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POTENZA PICENA - "Il più grande spettacolo è la B-Chem" (liberamente tratta dal tormentone di Jovanotti) è la colonna sonora della storica promozione di Potenza Picena in Superlega dove ci sarà il derby con la Lube.






E ha accompagnato la notte calabrese di (stra)ordinaria magia dei biancazzurri freschi di promozione in SuperLega. Freschi e bagnati, perchè nessuno - compresa l'anima femminile della società potentina, la segretaria Francesca Mecozzi - si è potuto sottrarre al rito della 'doccia vestita', prassi ormai consolidata per festeggiare tale genere di imprese. Tante le istantanee che resteranno nel cuore di chi ha partecipato, a vario titolo, alla costruzione di questo capolavoro: in primis l'applauso degli splendidi supporters rossoneri alla squadra potentina, chiamata sotto la curva dai tifosi locali per raccogliere il rispettoso omaggio tributato dagli sconfitti. Ma anche la commozione del libero Bonami alla vista del papà - presente all'insaputa del figlio - precipitatosi in campo a festeggiare, dopo una partita passata 'in incognito', mimetizzato nelle tribune del PalaCorigliano. E che dire del coach Graziosi versione 'capo-ultras', scatenato nel lanciare cori durante il viaggio di ritorno? Il momento più dolce però giunge una volta rientrati nelle Marche: prima col mini-posto di blocco di un manipolo di tifosi biancazzurri che ha fermato il pullman della squadra a Civitanova. E poi, a mattina inoltrata, con i ragazzi della scuola media adiacente al PalaPrincipi, tutti affacciati alle finestre all'arrivo della squadra, accolta con uno scrosciante applauso e il coro "Serie A". A conferire una dimensione tenera, quasi familiare, a una stagione entrata di diritto nella storia del volley marchigiano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico