Erik Lamela a sorpresa a Jesi autografi e foto con i leoncelli

Erik Lamela al centro questo pomeriggio nello spogliatoio della Jesina
JESI - «Ci abbiamo provato fino alla fine a mantenere aperta la lotta per il titolo e a fermare il Leicester di Ranieri. Purtroppo non ci siamo riusciti ma quella con...

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JESI - «Ci abbiamo provato fino alla fine a mantenere aperta la lotta per il titolo e a fermare il Leicester di Ranieri. Purtroppo non ci siamo riusciti ma quella con il Chelsea è stata una partita dura e difficile ed è arrivato un pareggio. Ora dobbiamo tenere il secondo posto». Erik Lamela, attaccante argentino del Tottenham, parla così davanti all'ingresso dello stadio Carotti di Jesi. Perché il giocatore ex Roma, che lunedì sera ha firmato l'assist del primo gol con cui il Tottenham ha provato a rinviare la festa della favola Leicester, oggi di buon ora si è imbarcato su un volo per l'Italia ed è quindi arrivato in Vallesina dove per tutta la giornata, accompagnato dal padre, è stato ospite dell'avvocato Massimo Montaruli e di Simone Petrini, che stanno assistendo il giocatore interessato a investimenti, extracalcistici, nella zona.


In tarda mattinata Lamela è stato anche ricevuto in Comune dall'assessore Coltorti e dal presidente del Consiglio Massaccesi. Poi, dopo il pranzo in centro all'Hostaria dietro le quinte e complice il ruolo di dirigente della Jesina di Petrini, Lamela è passato nel primo pomeriggio al Carotti, dove ha saluto prima dell'allenamento i leoncelli, con ovvio contorno di foto ricordo e scambio di maglie. A differenza di altri, Lamela è fra i talenti che, salutato il nostro campionato, hanno trovato in Premier una loro dimensione. «Quello inglese - dice il giocatore - è un campionato più fisico. Da quel punto di vista sembra quasi un altro sport rispetto all'Italia. Ma in fondo si tratta sempre di calcio>>. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico