ROMA - "Formazione? Abbiamo lavorato in questi giorni molto dal punto di vista tattico e provato diverse soluzioni. Un paio di alternative me le sto portando fino a domani mattina...
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Il ct azzurro Antonio Conte non svela le scelte che farà domani per la sfida con Malta valida per le qualificazioni ad Euro 2016. In campo con ogni probabilità ci sarà Andrea Pirlo. «Andrea è un calciatore che finché avrà questo entusiasmo, questa voglia di venire in nazionale, questa voglia di impegnarsi, di essere di esempio, avrà la possibilità di venire ed essere punto fermo. Pirlo e Verratti insieme? Chi lo ha detto...», ha risposto con il sorriso il ct azzurro, parlando poi del centrocampista del Psg e del suo ruolo.
«Penso che il ruolo vero di Verratti sia quello di interno di centrocampo. Lui nasce trequartista, ha giocato nel Pescara davanti alla difesa, ma secondo me il ruolo migliore è una via di mezzo. Ha la qualità nelle giocate, ha la geometria ma anche la capacità di inserirsi e di inventare l'ultimo passaggio. Stare davanti alla difesa è limitativo anche dal punto di vista fisico. Lo vedo molto di più come interno o in un centrocampo a due», ha spiegato Conte che poi tornando sulle scelte tattiche ha aggiunto: «Abbiamo provato delle situazioni tattiche, ci abbiamo lavorato, ho trovato grande disponibilità e mi auguro si possa vedere in campo quello che è stato fatto a Coverciano. Per quanto riguarda Immobile e Zaza sono due calciatori che fanno parte della Nazionale, mi auguro che possano trovare nei club quello spazio che attualmente non stanno avendo».
Conte poi ha spiegato che dopo appena due giornate di campionato ha fatto delle scelte basandosi sull'anno scorso. «Questa volta c'è stata una convocazione figlia di quello che è stato l'anno scorso. Tanti giocatori hanno fatto parte della nazionale l'anno scorso e sono convocati. C'erano solo due partite come riferimento e quindi penso sia stata la cosa giusta da fare per rispetto nei loro confronti. Poi ribadisco il concetto perché a volte si estremizza, io ho detto se uno dovesse giocare pochissimo o mai sarebbe complicato essere in nazionale, ma se gioca le Coppe o fa spezzoni importanti di gara è diverso. Dire che chi non è titolare non verrà più significa estremizzare il concetto», ha precisato il commissario tecnico azzurro.
Ad ogni modo contro Malta c'è un solo risultato per l'Italia. «È inevitabile che quando gioca la nazionale si pretende il massimo.
Corriere Adriatico