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Perquisite le sedi di due club londinesi, West Ham e Chelsea (così ha riportato il Daily Mail) e Newcastle (targato Rafa Benitez), fresco di risalita in Premier dopo un anno di purgatorio in Championship (la B inglese, tanto per intenderci). E proprio del Newcastle è stato fermato l'amministratore delegato Lee Charnley, 39 anni, originario di Blackpool e una vita nei Magpies, di cui è stato segretario e direttore. Un'operazione da interpol, con 180 agenti in azione nel Regno Unito e in Francia, dove il club sotto inchiesta è il Marsiglia (come ai tempi del presidente Bernard Tapie, arrestato, ricordate?), negli ultimi anni coinvolto in diverse operazioni di mercato proprio con West Ham e Newcastle. Un nome su tutti? Dimitri Payet, ceduto dai francesi agli Hammers nel 2015 e tornato in Francia a gennaio.
Mentre sulla rotta Marsiglia-Newcastle hanno invece viaggiato Florian Thauvin e Remy Cabella. Tuttavia nel mirino ci sarebbe pure il passaggio di Alou Diarra dal club transalpino al West Ham nell'estate di cinque anni fa. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati documenti aziendali e finanziari, computer e cellulari. Il nuovo scandalo inglese è destinato però ad allargarsi: sarebbero coinvolti altri 12 club.
E secondo quanto riportato dal Daily Mail, gli agenti hanno perquisito anche la sede del Chelsea. Qui gli agenti avrebbero ispezionato documenti legati a trasferimenti che coinvolgono Newcastle e West Ham. Dal club di Roman Abramovic fanno sapere: «In relazione a un'indagine più ampia ci hanno chiesto alcune informazioni che forniremo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico