Organizzare un 'Corona Camp' per 'favorire' il contagio da coronavirus tra i piloti di Formula 1, rendendoli così immuni e pronti all'inizio...
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"Abbiamo quattro piloti di Formula 1 e 8-10 giovani piloti. L'idea era quella di organizzare un camp dove colmare un po' i tempi morti sia da un punto di vista fisico che mentale. Sarebbe anche stato il momento ideale per fare arrivare l'infezione", ha detto il fidato consigliere del patron della Red Bull, Dietrich Mateschitz. "Questi -ha aggiunto riferendosi ai piloti- sono tutti giovani, forti e in ottima salute. In questo modo arriverebbero preparati all'inizio della stagione. E tu arriveresti pronto per quello che probabilmente sarà un Mondiale molto difficile". La Red Bull però la pensava diversamente da lui: "Mettiamola così: (l'idea, ndr) non è stata ben accolta".
Marko, non nuovo ad affermazioni che hanno fatto discutere, già nei giorni scorsi aveva parlato del Coronavirus in un'intervista al Kronen Zeitung nella quale si era soffermato soprattutto sullo stato d'animo del pilota di punta del team di Milton Keynes, il talentuoso olandese Max Verstappen. "Max mi ha detto al telefono che era terrorizzato dall'essere contagiato. La cosa migliore sarebbe che venisse infettato ora a 22 anni visto che non è un rischio, ma almeno in seguito sarebbe immune nella sua corsa al titolo", ha detto in quell'occasione Marko anticipando, in pratica, la proposta fatta alla Red Bull. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico