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FERMO Stefano Protti ha superato la seconda tempesta nel giro di venti giorni. Il mister gialloblù naviga in mare aperto, o meglio in acque torbide, ma la sua zattera continua a resistere alle intemperie. Gelato dal pareggio a tempo scaduto incassato con l’Olbia nello scontro diretto di sabato pomeriggio, vedendo fallire la missione sorpasso, il tecnico di Santarcangelo ha visto il Recchioni crollargli addosso al minuto 95 e oltre. Sì, perché le dure contestazioni son proseguite fino all’allenamento della domenica, passando per la cena del sabato e pure per la colazione del giorno dopo. La tifoseria avrebbe voluto un segnale da Protti – le dimissioni -, ma ieri mattina dal summit societario Stefano è uscito paradossalmente vincitore. Protti continuerà ad essere l’allenatore della Fermana.
Il salvagente
Tante le motivazioni frullate per partorire una decisione condivisa.
Parola al ds
Ieri pomeriggio Stefano Protti è rientrato in spogliatoio mettendo da parte la delusione, ha diretto la rifinitura e poi, comprensibilmente, ha lasciato i microfoni al ds Massimo Andreatini. Fosse per Protti, le conferenze stampa dovrebbero essere bandite da qui alla fine: lo comprendiamo perfettamente. Andreatini è stato piuttosto telegrafico parlando tramite l’ufficio stampa per club. «Affrontiamo una gara importante come lo sono tutte le alte – si è letto nella nota - I punti sono determinanti e lo sappiamo benissimo. Ad Ancona si tratta di derby e siamo consci di quello che vuol dire per tutto l'ambiente e per i nostri tifosi. Cercheremo di dare loro una grande soddisfazione gettando in campo tutto quello che abbiamo. Si affronteranno due squadre che hanno bisogno assolutamente di risultati. Viviamo situazioni delicate sia noi che loro, chi manterrà i nervi più saldi riuscirà a spuntarla».
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