Il Fano e la Lega Pro prenotata Dalla Lupa alle altre candidate

I calciatori del Fano in ritiro a Frontone
ANCONA - Solo Lupa Roma, Melfi, la Lupa Castelli Romani che si è trasformata in Racing Club Roma e l’Albinoleffe tra le 9 retrocesse, dopo che il Cuneo...

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ANCONA - Solo Lupa Roma, Melfi, la Lupa Castelli Romani che si è trasformata in Racing Club Roma e l’Albinoleffe tra le 9 retrocesse, dopo che il Cuneo avrebbe rinunciato. Fano, Fondi, forse la Cavese, quindi Olbia e il già ripescato Forlì in allegra sequenza tra le 18 finaliste dei playoff di D. A ruota seguirebbero Grosseto, Taranto, Reggio Calabria ed eventualmente la Vibonese, tutte battute in semifinale playoff. Potrebbero essere queste le 12 società che saranno ripescate in Lega Pro il 4 agosto con i crismi del Consiglio Federale. Tutto sarà più chiaro da stasera, visto che alle 19 scadono i termini per presentare le domande. Sia quelle per chiedere il ripescaggio che, soprattutto, l’ammissione al posto dello Sporting Bellinzago, l’unica neopromossa tra le 9 di D ad aver rinunciato al balzo nei prof. Differenza notevole: significa risparmiare i 250 mila euro a fondo perduto sui 695 mila da versare in totale, tra 45 mila di tassa d’iscrizione, 50 di associazione alla Calcio Servizi Srl e l’immancabile fideiussione bancaria da 350 mila euro.

Il giro fortunato sarebbe spettato alla Caronnese, seconda nello stesso girone e pure prima in graduatoria generale tra le 9 vincenti dei playoff: ha però rinunciato essendo priva di uno stadio a norma. Dato che anche la Lavagnese, terza nel girone A e perdente nella finale playoff, ha già deciso di ripartire dalla D, ora quel vuoto, da riservare esclusivamente a club della Lnd, andrà alla prima candidata tra le 9 finaliste dei playoff. Già fuori la Caronnese, anche il Campodarsego, terzo in lista, ha alzato bandiera bianca con il suo Counale da mille posti: emigrando in deroga all’Appiani di Padova i costi sarebbero moltiplicati in modo assurdo. Resterebbe in gioco il Lecco, secondo in graduatoria, ma troppe cose non devolvono alla sua causa. Per ora è riuscito a iscriversi in D, ma tra un debito di 120 mila euro con il Comune per lo stadio e soprattutto 600-700 mila euro di pendenze (mancati contributi ad ex giocatori) nei confronti di Equitalia, con tanto di pullman e panchine degli spogliatoi del Rigamonti-Ceppi già vendute all’asta giudiziaria, sarà dura aderire dovendo sborsare comunque 445 mila euro. Per cui il Fano, quarto in graduatoria e con tutti i requisti in regola, diventerebbe il primo candidato per sostituire il Bellinzago evitando così di sborsare la supertassa.

Comunque vada, su questo lieto epilogo non potranno mai influire i risvolti legati alle burrascose vicende della Paganese e del Como. I campani, esclusi dal campionato per un contenzioso di lunga durata con l’Erario, hanno fatto ricorso al Collegio del Coni: udienza fissata a giovedì 28, se il ricorso sarà accettato la Paganese verrà riammessa in Lega Pro e i posti vuoti scenderebbero a 11. Paradossale invece la situazione del Como: già ottenuta l’iscrizione, il club è stato però dichiarato fallito in tribunale e ora punta tutto sull’appello. Se il verdetto fosse confermato, il club lombardo riuscirebbe comunque a mantenere la categoria senza originare un altro ripescaggio. 
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Corriere Adriatico