Fano-Fermana è il derby di Cornacchini: «Sarà un’emozione entrare al Mancini, lo stadio dove sono cresciuto»

Giovanni Cornacchini, 55 anni, fanese ed ex granata, oggi tecnico della Fermana
FANO Ha un’anima fanese la Fermana che domenica si materializzerà al Mancini per il derby con l’Alma, una sfida dal sapore particolarmente speciale per le...

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FANO Ha un’anima fanese la Fermana che domenica si materializzerà al Mancini per il derby con l’Alma, una sfida dal sapore particolarmente speciale per le quattro vecchie conoscenze nelle file canarine. Tre i nati a Fano: il tecnico Giovanni Cornacchini nel 1965, il centrale difensivo Edoardo Scrosta nel 1992 e la mezzala Gianluca Urbinati nel 1987. Completa il quartetto Paolo Ginestra, portierone della formazione fermana con un centinaio di presenze in granata spalmate in una stagione di C2 all’esordio fra i grandi e in tre di D da ultratrentenne. «In effetti non sarà la prima volta che torno da avversario nella mia Fano da tecnico – dice Cornacchini, che da calciatore si affacciò in C1 il 23 maggio 1982 sostituendo il suo futuro procuratore Gianni Allegrini in un Fano-Sant’Angelo Lodigiano 4-0 - Era già successo con l’Ancona, nell’anno in cui vincemmo il campionato di D. Naturalmente è sempre un piacere e un’emozione entrare al Mancini, dove ho vissuto tanti momenti importanti ed indimenticabili sia da giocatore che da allenatore in vari periodi della mia vita. Però, anche se sono a casa mia, resto sempre un professionista ed essendo alla guida della Fermana devo chiaramente pensare solo a fare il meglio per la Fermana. Mi aspetto peraltro una partita durissima, perché l’Alma è una squadra scorbutica e sta esprimendo il massimo sforzo per cercare di tirarsi fuori dalla zona playout. Peccato che non ci possa essere il pubblico, perché ci sarebbe stata sicuramente una degna cornice per questo derby e sarebbe stato molto stimolante. È brutto dirlo, ma oramai purtroppo ci abbiamo fatto l’abitudine a questa allucinante situazione ed è dentro di noi che dobbiamo trovare tutti gli stimoli».

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Corriere Adriatico