Fano in caduta libera: troppi infortunati, playout vicini e domenica c'è il Pineto del marchigiano Amaolo

Fano in caduta libera: troppi infortunati, playout vicini e domenica c'è il Pineto del marchigiano Amaolo
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FANO Nuovo anno, soliti problemi. E’ riassumibile così la situazione dell’Alma, che dopo aver chiuso il 2022 in crisi di risultati ha aperto il 2023 con un’altra sconfitta. Quella ad opera del Team Nuova Florida è stata la terza consecutiva, seconda di fila in casa, per i granata, per ben sei volte ko nelle ultime nove partite. La classifica ne ha inevitabilmente risentito, vedendoli sprofondare dal secondo posto della nona giornata assieme al Pineto a -1 dalla capolista Trastevere all’undicesimo attuale a +2 dalla zona playout. Nel frattempo i fanesi hanno racimolato appena cinque punti, dimezzando il numero delle reti segnate e raddoppiando quello dei gol subiti rispetto alla prima metà del loro percorso.  


Una caduta verticale


Come si può spiegare una simile metamorfosi? Forse non c’è bisogno di scervellarsi, se si considera che l’inversione di tendenza è iniziata nel momento in cui mister Mosconi si è ritrovato privo di quattro pedine chiave. Dapprima è venuto meno per la rottura del crociato Padovani, elemento di spicco in grado di valorizzare anche i suoi compagni. In contemporanea ha cominciato ad accusare noie fisiche Capezzani, fondamentale per gli equilibri dell’intero assetto essendo prezioso sia in interdizione che in fase propositiva. E’ poi mancato sempre più spesso, ugualmente per via di infortuni di varia natura, capitan Broso, autore di sei centri decisivi in dieci presenze. Infine è stato escluso dai giochi per questioni di mercato il centrale difensivo 2005 Mancini, un under che garantiva affidabilità e consentiva di schierare un over in più dalla mediana in su. Defezioni pesanti alle quali questa Alma ha dimostrato di non riuscire a sopperire con altre risorse, né con quelle in organico né con aggiunte esterne. L’impressione è che per uscire dal tunnel in cui si è cacciata le occorra da un lato recuperare i recuperabili, ovvero Broso e Capezzani, e dall’altro rinforzarsi attingendo dagli esuberi dei professionisti una punta di spessore per la D ed un valido difensore 2004 o 2005. Col crac del ginocchio di Padovani ed alla luce della fragilità di Broso si era detto che ingaggiando per l’attacco Cecconi e Drolé, reduci da lunghe inattività, erano state fatte grosse scommesse. Purtroppo i timori si stanno rivelando fondati, in particolare su Cecconi. Questo si può imputare alla società, in attesa di avere il contributo che ci si immagina dai neo granata Nappello ed Urbinati. 


Serve una reazione


Intanto è richiesta comunque una reazione dal gruppo, che deve tirare fuori quell’aggressività ed intensità espresse in alcune circostanze anche se rimaneggiato. E’ necessario inoltre tornare ad aiutarsi maggiormente in campo, ed evitare falli e proteste inutili. Su questo avranno sicuramente battuto il ds D’Agnelli e lo stesso Mosconi, che ieri, in quello che sarebbe dovuto essere il giorno di riposo, hanno tenuto a rapporto la squadra. Domenica a fine match ci aveva invece pensato il patron Russo, confrontandosi in separata sede anche con lo staff tecnico. Da oggi si potrà quindi preparare spediti la prossima sfida di Pineto, contro un avversario in fuga che fin qui si è arreso solamente ai fanesi alla seconda di andata.
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Corriere Adriatico