La Samp crolla in casa contro il Vojvodina Ferrero, Zenga e la squadra sotto la curva

La Samp crolla in casa contro il Vojvodina Ferrero, Zenga e la squadra sotto la curva
TORINO - Già il 30 luglio la Sampdoria ha un piede (e mezzo) fuori dall’Europa. D’altra parte la squadra di Walter Zenga...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TORINO - Già il 30 luglio la Sampdoria ha un piede (e mezzo) fuori dall’Europa.




D’altra parte la squadra di Walter Zenga stasera ha pensato bene di perdere in casa (anzi, a Torino) contro lo sconosciuto e improbabile Vojvodina (0-4). Quattro a zero. Un’umiliazione, e pure meritata. Basta sottolineare che al 90’ la squadra, l’allenatore e il presidente sono andati sotto la curva per scusarsi con i supporter. È chiaro che adesso la promozione blucerchiata agli spareggi di Europa League abbia la forma e la (poca) sostanza di una meravigliosa utopia. Il campo ci dirà: intanto, l’appuntamento con la sfida di ritorno è fissato per giovedì prossimo allo stadio Karadjordje di Novi Sad, in Serbia.



Dopotutto, i tifosi doriani avrebbero potuto immaginare un andare della gara ripido e denso di insidie. A preoccupare però sono state la leggerezza delle trame studiate da Zenga, la friabilità della tenuta atletica della Samp, la sua poca aderenza a una qualsiasi identità. Per intendersi, le impalcature si sono notate, sgraziate: Muriel ha deluso, a Eder è mancata la fantasia, Krsticic si è smarrito chissà dove. Ovvio che gli smaliziati serbi orchestrati dal tecnico Zlatomir Zagorcic ne abbiano approfittato: ha sbloccato Ivanic in avvio, ha raddoppiato Stanisavljevic, poi Ozegovic ha calato il tris e il poker a cavallo tra il 58’ e il 90’. Da «Oggi le comiche» l’uscita di Viviano in occasione del terzo gol avversario: tanto che Ozegovic ha indovinato il tiro da una distanza angolata impossibile.



Insomma, sipario calato. Va registrato comunque che nell’arco del primo tempo Fernando ha saputo millimetrare una punizione piovuta appena larga, lo stesso Stanisavljevic ha centrato la traversa e, nelle pieghe della ripresa, Soriano ha chiamato Zakula alla parata. A condire la serata, tanti, logici fischi del pubblico.



Come si diceva, al triplice fischio Zenga e la squadra al completo sono corsi sotto la curva per scusarsi con i tifosi. «È colpa mia, solo colpa mia», ha assicurato l’allenatore. Infine è stato il presidente Massimo Ferrero a tranquillizzare i supporter, andando ad applaudirli, ancora sotto la curva. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico