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Il tecnico livornese, omaggiato a Vinovo dallo striscione «Massimiliano ci rende tutti Allegri... Andiamo a comandare», potrà così riproporre la Juve cinque stelle lusso vista all'Adriatico, cambiando gli altri sei gregari con altrettanti titolarissimi: Buffon, Bonucci, Chiellini, Dani Alves, Alex Sandro e Khedira. «Non so se il 3-0 sarà sufficiente - avverte Higuain -. Dobbiamo andare in Spagna per lottare e ripetere quanto fatto all'andata». Il Pipita è reduce da tre doppiette decisive negli ultimi dieci giorni, ma anche da più di quattro anni senza gol nelle gare a eliminazione diretta in Champions League, dove ha segnato appena 2 reti in 23 occasioni (0,08 a partita, mentre la sua media stagionale in A è di 0,71). «Il Barcellona ha dimostrato con il Psg di poter fare miracoli. Saremo attenti, ma anche loro dovranno stare attenti a noi - prosegue Gonzalo -. Siamo sicuri di possedere tutte le armi per andare avanti».
C'è meno da stare Allegri quanto alla designazione di Bjorn Kuipers, l'arbitro che il 3 aprile 2012 sancì l'uscita dalla Champions del Milan allenato dal Conte Max, sconfitto proprio in casa di un Barça che beneficiò di due calci di rigore, di cui uno molto generoso. Il fischietto olandese non dice bene nemmeno alla Signora, mai vittoriosa nei quattro precedenti (tre pari, una sconfitta). Ma più della cabala potrà il tremendismo di una Juve che vede il triplete: «Vogliamo arrivare in fondo a tutto - assicura Higuain -. Mai rilassarsi, mai mollare: ecco il segreto per lottare su tutti i fronti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico