Destro psicologo della Fermana «A volte timorosi, così non va»

Flavio Destro, 54 anni, tecnico della Fermana
FERMO - Le dimissioni di Enzo Raoul Parlatoni erano arrivate alla vigilia della seconda partita di campionato: la retromarcia del presidente onorario non è stata dunque la...

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FERMO - Le dimissioni di Enzo Raoul Parlatoni erano arrivate alla vigilia della seconda partita di campionato: la retromarcia del presidente onorario non è stata dunque la causa scatenante che ha “tamponato” la Fermana nelle ultime due partite. Lo sa bene anche Flavio Destro, concentratissimo sul discorso campo. «Parlatoni via? Dispiace sempre quando una persona si allontana, ma non voglio addentrarmi in dinamiche che non so. Mi occupo solo di cose inerenti alla squadra», il commento del mister che con i suoi dovrà ora fare più lo psicologo che l’allenatore. La Fermana è infatti reduce da due debacle identiche: dopo esser passati in vantaggio, i canarini hanno beccato 3 gol sia col Monticelli che con l’Agnonese. Dato allarmante. «Dispiace che sulle 6 reti incassate ben 4 siano scaturite da palle inattive. Non possiamo permetterci queste amnesie inaccettabili. Le marcature? Sono ben precise, con tanto di tabellone attaccato nello spogliatoio – spiega il tecnico -. Al 44’ potevamo raddoppiare con Cremona e invece sul capovolgimento di fronte abbiamo incassato l’1-1 su calcio d’angolo».


Pochi secondi dopo l’intervallo lo stesso Ricamato ha fatto il 2-0. «Lì era un punizione laterale e la linea difensiva schierata a zona si è inspiegabilmente allungata dando modo all’attaccante di inserirsi. Il lato positivo? Se col Monticelli la luce si era spenta, stavolta abbiamo finito senza crampi, lottando fino al 90’ anche in dieci uomini. La reazione c’era stata, poi abbiamo preso il terzo gol su un altro errore in una situazione di tre contro uno».

La squadra, però, denota poca tranquillità. Scarsa predisposizione mentale a stare nei piani alti? Se è vero che la colonna portante è la stessa dello scorso anno, c’è da dire che a maggio la Fermana si trovò in cima soltanto dopo una rincorsa fantastica. «Questo non lo so, dobbiamo ritrovare il giusto approccio perché a volte siamo timorosi – continua Destro -. E comunque l’Agnonese non ci ha messo sotto. Il primo tempo è stato buono, se avessimo raddoppiato molto probabilmente avremmo parlato di altro. La classifica non l’ho mai guardata, penso che ora sia più importante correggere gli errori. Ora più che mai abbiamo bisogno del supporto dei nostri tifosi: siamo amareggiati quanto loro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico