FERMO - Le dimissioni di Enzo Raoul Parlatoni erano arrivate alla vigilia della seconda partita di campionato: la retromarcia del presidente onorario non è stata dunque la...
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Pochi secondi dopo l’intervallo lo stesso Ricamato ha fatto il 2-0. «Lì era un punizione laterale e la linea difensiva schierata a zona si è inspiegabilmente allungata dando modo all’attaccante di inserirsi. Il lato positivo? Se col Monticelli la luce si era spenta, stavolta abbiamo finito senza crampi, lottando fino al 90’ anche in dieci uomini. La reazione c’era stata, poi abbiamo preso il terzo gol su un altro errore in una situazione di tre contro uno».
La squadra, però, denota poca tranquillità. Scarsa predisposizione mentale a stare nei piani alti? Se è vero che la colonna portante è la stessa dello scorso anno, c’è da dire che a maggio la Fermana si trovò in cima soltanto dopo una rincorsa fantastica. «Questo non lo so, dobbiamo ritrovare il giusto approccio perché a volte siamo timorosi – continua Destro -. E comunque l’Agnonese non ci ha messo sotto. Il primo tempo è stato buono, se avessimo raddoppiato molto probabilmente avremmo parlato di altro. La classifica non l’ho mai guardata, penso che ora sia più importante correggere gli errori. Ora più che mai abbiamo bisogno del supporto dei nostri tifosi: siamo amareggiati quanto loro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico