Costa e il primo confronto con Beretta per la Vuelle: «Presto per scegliere tra A e A2»

Ario Costa, presidente della Vuelle
PESARO - Il primo passo è stato fatto: il presidente della Vuelle Ario Costa e quello del Consorzio Luciano Amadori hanno incontrato gli esponenti della famiglia Beretta,...

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PESARO - Il primo passo è stato fatto: il presidente della Vuelle Ario Costa e quello del Consorzio Luciano Amadori hanno incontrato gli esponenti della famiglia Beretta, main sponsor del club biancorosso. «E’ stato un incontro interlocutorio come già sapevo. Abbiamo parlato, discusso di quello che è stato e di quello che potrebbe essere, loro hanno fatto le loro valutazioni e noi le nostre. Non c’è stato nessun tipo di risposta, era normale. Come noi non abbiamo detto se faremo la Serie A o la A2», relaziona il numero uno biancorosso Ario Costa, che anche un anno fa era tornato – in auto con Luciano Amadori – dalla sede di Trezzo sull’Adda senza certezze, anzi, quasi pensando di non aver lasciato il segno. Invece l’impressione era stata ottima, si seppe in seguito.


Le basi per andare avanti ci sono, c’è da capire come. Le parti si rivedranno per arrivare a una conclusione. «Che categoria vorrebbero fare i Beretta? Secondo lei? Ovvio che gli piacerebbe la A, ma sanno benissimo che la A non è la A2 in tutti i sensi e come contributo», taglia corto Costa, che aggiunge qualche altro particolare: «Ci siamo confrontati, abbiamo parlato in tranquillità e amicizia. Si è toccato anche poco il tema delle cifre. Non hanno detto no come noi non abbiamo detto se faremo la A o la A2. Semplicemente ce lo siamo detti in un’ora e mezzo di colloquio. Ci hanno ribadito che si sono trovati bene e che purtroppo la pandemia ha fatto danni clamorosi. Si è interrotto l’obiettivo che avevano di consolidare il prodotto Carpegna Prosciutto in zona, hanno chiuso alberghi e ristoranti. E’ stato un normale incontro che ha portato a riflettere sulle circostanze e sulla situazione. Loro sono un tassello importante per noi, ma per prendere la decisione di fare la Serie A non serve solo il main sponsor, c’è un ragionamento complesso da portare avanti», fa presente Ario Costa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico