Conte vince la Panchina d'oro «Prandelli? Nulla da aggiungere»

Conte vince la Panchina d'oro «Prandelli? Nulla da aggiungere»
ROMA - Il tecnico della Juventus Antonio Conte ha vinto per la seconda volta di fila la Panchina d'oro, assegnata dai suoi colleghi con 26 voti, per la stagione 2012-2013 in...

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ROMA - Il tecnico della Juventus Antonio Conte ha vinto per la seconda volta di fila la Panchina d'oro, assegnata dai suoi colleghi con 26 voti, per la stagione 2012-2013 in cui ha conquistato il secondo scudetto consecutivo. Al secondo posto, si è posizionato l'allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella con 23 voti su 64 votanti, terzo Walter Mazzarri. «Aver vinto per la seconda volta di fila mi riempie d'orgoglio, mi aiuterà a migliorare ancora - ha detto il tecnico bianconero -, lo dedico alla mia famiglia, al mio staff ai miei giocatori senza i quali non sarei qui».




La Panchina d'argento per la stagione 2012-2013 è andata a Eusebio Di Francesco, per la promozione dalla serie B in A con il Sassuolo.



Il tecnico juventino è tornato anche sulla polemica a distanza con il ct azzurro Prandelli per la convocazione di Chiellini - convalescente - per l'amichevole con la Spagna. «Quello che avevo da dire su Prandelli l'ho detto ieri, oggi rimango sulle mie posizioni» si è limitato a dire il tecnico bianconero, prima di analizzare il momento della sua squadra. «La Juve sta facendo qualcosa di speciale, in un certo senso straordinario. Non ho

mai detto che siamo antipatici, dico che chi vince crea invidia e gelosia - ha spiegato - Mancano ancora 12 partite e sono tante. Non abbiamo fatto ancora nulla». Intanto ieri la Juventus ha allungato, sfruttando i pareggi di Roma e Napoli. «Rischiavamo di perdere punti rispetto alle inseguitrici in questa giornata. Invece, il turno si è rivelato positivo per noi. Abbiamo vinto con il Milan, abbiamo vinto quella che è la partita con la 'p' maiuscola». Anche per merito di un incontenibile Carlos Tevez. «Più l'atmosfera si scalda e più lui si trova a proprio agio. Nei momenti di difficoltà, c'è sempre. Alla Juve siamo tutti molto contenti di lui: ne avevamo sentite tante sul suo conto, invece abbiamo scoperto un professionista esemplare». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico