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SENIGALLIA - Partire sì, ma con regole chiare in materia di protocolli, sicurezza, ristori. La Vigor mette i puntini sulle i, lo aveva in qualche modo anticipato lo stesso presidente Federiconi e il tecnico Aldo Clementi lo ribadisce: «Se l’11 aprile sarà davvero ripartenza per gli allenamenti noi saremo pronti, ma anche vigili - dice l’allenatore - In termini di sicurezza, intanto: non esiste allenamento vero senza contatti, senza docce, senza spogliatoi. I giocatori dovranno essere messi in sicurezza con protocolli rigorosi, perché i numeri della pandemia sono ancora complicati e ognuno, oltre al calcio, ha la sua vita. Giocare, d’accordo: ma con regole definite». Dopo di che, restano gli interrogativi su format e contenuti tecnici: «I ragazzi hanno ansia di lottare sul campo per un obiettivo che conti - attesta ancora Clementi - ma in una situazione come quella attuale è difficile dire se, alla fine, i verdetti rispecchieranno i valori. Un campionato più corto sconvolge gli equilibri, un contagio che ti priva di elementi fondamentali può alterare l’esito dei confronti, un infortunio medio-grave diventa, qui, irreparabile perché rischia di risolversi a stagione finita. E poi, dopo quasi un anno di inattività, occorre misurare con cura programmi e carichi di lavoro. Insomma, pronti sì ma con le cautele del caso».
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Corriere Adriatico