Carlos D'Ambrosio scrive la storia: suo il record italiano nei 200 stile libero. Spodestato Filippo Magnini

Il giovane nuotatore è andato a infrangere un record che durava dal 2009

Foto Diego Montano / DBM
Il “cucciolo di Parigi”, Carlos D’Ambrosio, il più giovane azzurro di tutti alle ultime Olimpiadi, appena diventato maggiorenne (è nato il 5 febbraio 2007) ha appena...

Continua a leggere con la Promo Flash:

X
PROMO FLASH
ANNUALE
9,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

X
Promo Flash
4,99€
per 1 anno
79,99€
Leggi questo articolo e tutto il sito
Tutti i vantaggi:
  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Le newsletter esclusive

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO

Il “cucciolo di Parigi”, Carlos D’Ambrosio, il più giovane azzurro di tutti alle ultime Olimpiadi, appena diventato maggiorenne (è nato il 5 febbraio 2007) ha appena compiuto un’impresa: da nuotatore qual è, ha migliorato ieri, ed è ancora junior, un record italiano assoluto, quello dei 200 metri stile libero in vasca corta. 

 

Il record

Lo ha fatto a Riccione, dove sono in corso i Criteria, la manifestazione riservata ai nuotatori più giovani, gare in tutti gli stili e distanze. Le sessioni femminili hanno già provocato la caduta di una serie di primati di categoria, ma lui con il suo 1:41.61 ha abbassato di quattro centesimi il primato assoluto che apparteneva dal 2009, quando Carlos forse appena sguazzava, a Filippo Magnini, 1:41.65, “un mito, una leggenda, un campione da seguire” come ha detto il fresco recordman. Magnini quel tempo lo ottenne in costume gommato.
Oltre che “cucciolo”, Carlos D’Ambrosio è anche un po’ “scugnizzo”, e di fatti è tifoso del Napoli, città dove è cresciuto da quando aveva 2 anni (nato a Vicenza) fino ai 10.

 

Il papà è napoletano, la mamma cubana: «Forse la mia caratteristica ‘cubana’ è l’altezza» ha sorriso una volta parlando del suo metro e 90. Adesso vive a Verona, dove si allena con Luca De Monte, in uno di quei centri federali che sono la fucina del nuoto azzurro. Lì si allenava la Pellegrini, lì ha avuto vicino di corsia Ceccon, lì ora c’è anche Martinenghi: si respira aria olimpica. Carlos è ancora liceale, maturità quest’anno prima di Singapore mondiale? «Certo l’obiettivo sportivo 2025 è andare al mondiale, passando prima per gli Assoluti». Gli Assoluti sono a Riccione dal 13 al 17 aprile in vasca lunga «che io preferisco, meno virate…», dove Carlos disputerà.

 

Dice lui, «200 e 100 metri, penso le staffette e chissà che non ci si infili qualche altra gara. Ai Criteria l’obiettivo era il record, agli Assoluti il tempo mondiale e poi…”. Poi, sullo sfondo, pensando prima a Singapore, una seconda Olimpiade, Los Angeles 2028: «Sogno una medaglia».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico