MILANO - Bocciati a maggio, sul mercato a giugno, punti fermi da una settimana, da quando Vincenzo Montella ha messo piede a Milanello, ha scritto su un foglio acquisti e cessioni...
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Ecco spiegato il sacrificio di Carlos Bacca e quello di Menez. Via gli anarchici bomber di due stagioni differenti dentro il guerriero Lapadula e la torre Leonardo Pavoletti. Saranno investiti sull’attaccante del Genoa parte dei 30 milioni (27 più tre di facili bonus) da incassare dal West Ham. Con l’approvazione di Montella e il consenso fondamentale di Preziosi il Milan avrà il suo nuovo attaccante. Al Genoa soldi, il cartellino di Suso e forse quello di Matri, offerto un po’ a chiunque. Ma servono anche delle alternative, giocatori doppi. Perso Pjaca si parla di Adem Ljajic e a sorpresa di Candreva che costa tre volte l’esterno d’attacco serbo che con Mancini ha illuminato a tratti la via verso l’Europa dell’Inter.
Tanti nomi per un mercato sempre bloccato per la mancata firma del preliminare slittato a fine luglio che costringe Galliani a weekend di lavoro a Ibiza (per chiudere con Musacchio), poi a Forte dei Marmi. Una situazione non semplice che ha convinto il tecnico rossonero a bloccare alcune cessioni fino a quando non ci saranno i soldi a disposizione per l’affondo decisivo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico