ANCONA - Destinato a restare nei cuori dei tifosi della Samb, il 5 maggio di due anni fa a Recanati non ebbe paura di tirare quel calcio di rigore del 2-1, al 95’ e all’ultima...
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Pazzi, se lo ricorda ancora quell’atroce rigore?
"Di destro e palla alla mia destra, ma in un giorno particolare. Siamo riusciti portare la Samb in Lega Pro, anche se solo per poco tempo. Un campionato concluso alla grande, un trionfo meritato nonostante ciò che successe in estate. Quel giorno in campo non sapevamo che il San Cesareo stesse pareggiando e chi ci sarebbe bastato un punto. La Recanatese per quel gol retrocesse ma fu poi ripescata".
Altra data: 28 gennaio 2001, cosa le ricorda?
"Ero con la Civitanovese e segnai il mio primo gol da avversario al Riviera. Un tiro di Gambino, la palla rimpalla tra me e Calanchi, rimane in area e calcio di sinistro".
Ancora: 29 gennaio 2012, Riccione-Samb 1-2 con gol di Voinea e Puglia. Lei in campo fino al 91’, poi sostituito da Donzelli...
"Dieci vittorie di fila, proprio come quando segnai alla Samb. E’ un particolare a cui non avevo mai pensato e che mi fa piacere. A quei tre anni sono rimasto tanto legato, l’esperienza di San Benedetto è stata davvero la più forte ed emozionante della mia carriera".
Oggi come allora la Samb vola: +9, cinque vittorie di fila con Palladini...
"La sua mano si vede, è emblematico che dopo il suo ritorno la squadra vada così forte. Non conosco l’allenatore che c’era prima, ma conoscendo Ottavio so come avrà lavorato e i frutti si vedono: hanno subito solo un gol su rigore. Ottimo avvio, il migliore che si potesse auspicare. Credo che Ottavio saprà bene come gestire l’euforia che c’è in questo momento a San Benedetto. Io non c’entro niente nella Samb di oggi, ma sarei felice se riuscisse a tornare nei professionisti".
Altra domenica e altra data, ben più recente: 6 dicembre 2014...
"Mi sa che è Samb-Matelica..."
Già, con il coro “Pazzi cambia la maglia“ intonato dai tifosi dopo il suo ingresso in campo da avversario...
"Il giorno più bello, calcisticamente parlando, per me. Un’emozione particolare, non me l’aspettavo un tributo del genere. Non so se ad altri capiterà, però mi tengo ben stretta l’emozione vissuta quel giorno".
Dimostrazione d’affetto da ricambiare: chiaro che lei oggi tifi per la Samb...
"Spero che riesca a continuare con questo passo, anche perché ha finalmente trovato un presidente ambizioso e una società solida. Fedeli ha voglia di fare calcio e si è innamorato di una piazza carica di entusiasmo. Penso proprio che, se quest’anno finirà come due anni fa, la piazza di San Benedetto potrà ritrovare quel calcio professionistico che le manca da troppo tempo".
Nato a Fermo, vive a Monterubbiano, cresciuto nelle giovanili della Fermana: perché non è mai tornato in canarino?
"In realtà sono cresciuto nella Spes Valdaso, con la Fermana ho fatto solo gli Allievi nazionali e la Primavera. E’ una storia lunga quella tra me e la Fermana. Quest’anno a luglio ci fu una chiacchierata informale ma ho aperto uno chalet a Porto San Giorgio: lavoro dal 25 aprile al 25 settembre, senza preparazione è dura in D".
Oggi è primo in Promozione con la Sangiustese: 5 gol già segnati e +6 dalla concorrenza...
"Inseguo il mio quarto campionato da vincere in quattro anni dopo quelli con Samb, Ancona e Folgore. Sarebbe bello, anche se in ogni categoria è sempre difficile farlo". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico