Il sindaco Silvetti non vacilla dopo il rinvio dell’arrivo ad Ancona del magnate malese: «Sono certo che Tiong rispetterà gli impegni»

«Sono sicuro che il patron biancorosso ha a cuore la creazione del centro sportivo»

Il sindaco Silvetti non vacilla dopo il rinvio dell’arrivo ad Ancona del magnate malese: «Sono certo che Tiong rispetterà gli impegni»
ANCONA - Inutile girarci intorno, l’improvviso rinvio dell’appuntamento con il sindaco da parte di Tony Tiong ha sollevato molta preoccupazione fra tutti coloro...

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ANCONA - Inutile girarci intorno, l’improvviso rinvio dell’appuntamento con il sindaco da parte di Tony Tiong ha sollevato molta preoccupazione fra tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’Ancona. C’è di mezzo la firma per l’acquisto dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il Centro sportivo, punto centrale ed ineludibile del progetto enunciato da Tiong per la crescita dell’Ancona. Una firma attesa inizialmente per i primi del 2024, rinviata a fine febbraio in occasione dell’ultima visita del presidente ad Ancona. Quindi l’incontro era previsto fra il 29 febbraio e il 1 marzo. Invece Tiong nella giornata di mercoledì ha comunicato a Silvetti che non sarebbe potuto essere ad Ancona prima di una o due settimane per motivi di famiglia. Abbiamo perciò sentito il sindaco per capire dalla fonte diretta qual è la situazione allo stato attuale.

 

Sindaco Silvetti, questi avrebbero dovuto essere i giorni della firma del rogito notarile per la cessione all’Ancona dei terreni per il Centro sportivo. Invece?

«Invece ho ricevuto da Tony Tiong una comunicazione con la quale mi si chiedeva un rinvio del nostro appuntamento per sopravvenuti problemi di natura familiare».

C’è già una data per il nuovo appuntamento?

«Non c’è una scadenza precisa fissata ma non si è trattato di un rinvio a tempo indeterminato. Anzi, Tony Tiong è stato puntuale nell’avvisarmi dei suoi problemi e mi ha precisato che ci vedremo fra un paio di settimane. Ha anche aggiunto che verrà ad Ancona per incontrarci insieme al suo procuratore».

Questo particolare la induce a riflessioni particolari?

«La presenza del procuratore credo che sia motivata dal fatto che il preliminare di vendita sottoscritto fra le parti con la precedente amministrazione era stato concluso con una società diversa dall’Ancona».

Era stata versata alla firma del preliminare anche una caparra da parte dell’acquirente?

«Si, di circa centotrentamila euro mi sembra».

Qual’è la sua impressione su quella che potrà essere la conclusione di questa vicenda?

«Non sono portato ad interpretare i comportamenti dei miei interlocutori diversamente da quanto dichiarato. Per cui non ravviso alcun elemento che mi induca ad ipotizzare un eventuale passo indietro da parte di Tiong. Anzi, sono certo che la procedura verrà conclusa senza problemi e con reciproca soddisfazione di tutte le parti in causa».

Nessun dubbio sulla realizzazione del progetto?

«Non ho motivi per nutrirne. Questo è un passaggio storico che segna una svolta per l’Ancona e per la città».

Nel frattempo ha avuto altri contatti con i vertici dell’Ancona?

«Ho parlato con Roberta Nocelli circa due settimane fa. In quella circostanza mi aveva confermato l’incontro con Tiong, avevamo anche scambiato delle idee. I rapporti con l’Ancona sono sempre eccellenti».

E’ da parecchio che non la vediamo allo stadio.

«Veramente ho sempre in programma di venire alle partite ma l’ultima volta mi è stato possibile con il Pescara. Dopo ho avuto sempre degli impegni che mi hanno portato lontano da Ancona nei fine settimana. Però seguo con attenzione la squadra e i miei assessori sono presenti al Del Conero».

E’ preoccupato dalla situazione alla luce della sconfitta con il Rimini e delle dichiarazioni che ne sono seguite?

«Esiste una giusta e comprensibile apprensione da parte dei tifosi e dal mondo sportivo anconetano. Però credo che il gruppo sia unito. Dobbiamo ottenere al più presto i punti per la salvezza, indipendentemente dal bel gioco».

 

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Corriere Adriatico