Lottomatica, stop alle scommesse sulla Serie D: nuove pene sulle combine

Lottomatica, stop alle scommesse sulla Serie D: nuove pene sulle combine
ROMA - Niente scommesse sulle partite del campionato di Serie D 2015-2016 nel palinsesto Better. Questa la decisione di Lottomatica Scommesse - ufficializzata alla rete di vendita...

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ROMA - Niente scommesse sulle partite del campionato di Serie D 2015-2016 nel palinsesto Better. Questa la decisione di Lottomatica Scommesse - ufficializzata alla rete di vendita attraverso una nota interna - che aveva avviato l’offerta durante la scorsa stagione in via sperimentale. Una decisione che, si legge nella nota: "Siamo convinti possa rappresentare un contributo concreto allo sforzo che le istituzioni e gli organismi sportivi competenti stanno compiendo per ristabilire lo spirito e i valori che da sempre caratterizzano il calcio dilettantistico di Serie D, dal quale dipende una delle fasi più significative della formazione etico-sportiva dei futuri calciatori professionisti".




Nella decisione di non quotare la Serie D, riporta Agipronews, c'è anche l’allineamento di Lottomatica alla direzione indicata dalla Figc sul calcio dilettantistico, un movimento che fa del divertimento unito alla pratica sportiva il proprio scopo principale, proponendosi anche come rampa di lancio per giovani talenti. Intanto oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato il ddl che contiene "Misure volte a rafforzare il sistema sanzionatorio relativo ai reati finalizzati ad alterare l’esito di competizioni sportive". Il provvedimento punta a "completare" gli interventi di contrasto al match fixing inasprendo le "conseguenze patrimoniali" per chi altera le gare: la confisca dei beni sono previsti anche in caso di patteggiamento e prevede sanzioni anche per la società “a vantaggio della quale ha agito” chi ha commesso i reati, come previsto dalle norme sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.



Il testo completa le pene previste dal Dl Sicurezza negli stadi, approvato a ottobre del 2014, che ha elevato le pene per la frode in competizioni sportive: chi compra o vende una partita rischia fino a 9 anni di carcere. L’inasprimento, che riguarda sia l’ipotesi base della frode sportiva sia la fattispecie aggravata che scatta in caso di ’combine’ che influisce su scommesse autorizzate, consente l’uso di intercettazioni e legittima l’arresto facoltativo in flagranza e le misure cautelari in carcere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico