L'Ancona prova a diminuire il deficit per attirare qualche investitore

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ANCONA - Buio pesto all'Ancona dopo la retrocessione corredata da rischio di fallimento. L'ad David Miani sta sudando le proverbiali sette camicie per allontanare il rischio di fallimento (che lo coinvolgerebbe direttamente, ecco perché nessuno voleva fare il presidente) e per rendere la società "vendibile", cosa che avverrebbe nel momento in cui il passivo da ripianare diventasse meno esorbitante agli occhi dei possibili acquirenti. L'impresa appare difficile, ma Miani sta provando a fare il possibile per rateizzare alcuni debiti e transarne altri, pagandoli in parte in cambio della rinuncia al rimanente.

Nel frattempo c'è chi si organizza per rilevare il club, ma qui bisogna vedere se la proprietà attuale (assolutamente latitante) sarà in grado o sarà disponibile a vendere e con quali debiti da lasciare in eredità. Inoltre bisognerà vedere quanto gli eventuali acquirenti saranno disposti ad investire e da quale campionato sarebbero disposti a ripartire

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Corriere Adriatico