Stroncato da un male incurabile E' morto l'agente Fifa Ernesto Bronzetti

Ernesto Bronzetti si è spento per un male incurabile
ROMA - Stava male da tempo, oggi la triste notizie. Lutto nel mondo del calcio per la morte dell'agente Fifa Ernesto Bronzetti, stroncato stamani da un male incurabile a quasi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Stava male da tempo, oggi la triste notizie. Lutto nel mondo del calcio per la morte dell'agente Fifa Ernesto Bronzetti, stroncato stamani da un male incurabile a quasi 69 anni (li avrebbe compiuti il 13 febbraio). Lascia la moglie e le tre figlie. Il Milan, società con la quale Bronzetti aveva a lungo collaborato, ha già manifestato il proprio cordoglio con un messaggio sul sito del club. Solo poche ore prima, particolare coincidenza, si era chiusa la sessione invernale del calciomercato.



Bronzetti era stato uno degli operatori di mercato più influenti, fama ottenuta in virtù dei tanti trasferimenti di giocatori realizzati grazie alle sue mediazioni, soprattutto sull'asse Italia-Spagna. Fra le diverse operazioni concluse, si ricordano in particolare quelle di Kakà dal Milan al Real Madrid e viceversa, di Ronaldinho dal Barcellona sempre ai rossoneri, ma anche quelle di Luis Figo dal club merengue all'Inter e di Gaizka Mendieta dal Valencia alla Lazio per la cifra record, nel 2001, di 90 miliardi di lire. Era grande amico del presidente del Real Florentino Perez e dell'ad del Milan Adriano Galliani, nonchè manager di Carlo Ancelotti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico